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Goldfrapp, tra Racconti e Sinfonie

Creato il 15 gennaio 2015 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Goldfrapp, tra Racconti e Sinfonie

Tales of Us è l'ultimo album del duo londinese dei Goldfrapp, composto da Alison Goldfrapp (voce e synth) e Will Gregory (synth e programmazioni), attivo dal 1999. Uscito il 9 settembre del 2013, questo lavoro ha spiazzato sia i fan che la critica e avvicinato nuovi ascoltatori. Perché parlarne ancora? Perché è così importante? Per i più sensibili possiamo dire che questo piccolo capolavoro è stato lentamente tanto amato quanto snobbato, perché troppo difficile e impegnativo da capire. Dovrebbe essere invece un piccolo gioiello musicale da custodire e amare con il tempo. Alison con la sua naturale istintività nel corso della sua carriera non si è mai preoccupata di seguire regole o approcci stabiliti da sistemi e percorrendo il suo cammino si è distinta come artista proclamando la sua particolare bellezza e indipendenza. Lei, essendo il pilastro portante di questo gruppo, non deve più dimostrare nulla a nessuno, e diffonde le sue emozioni senza alcun timore al cambiamento.

Tales of Us è composto da dieci tracce che equivalgono a dieci racconti con diversi personaggi, e tutto diventa magia.

L'ultimo concerto dei Goldfrapp è stato il 18 novembre 2014 alla Royal Albert Hall di Londra, dove sono stati affiancati dalla London Contemporary Orchestra. In questa occasione hanno eseguito tutte le canzoni di Tales of Us e riproposto vecchie perle in versione sinfonica come A&E, Lovely Head, Strict Machine, Utopia, Happiness e altre.

Chi è abituato ai live dei Goldfrapp ha notato che stavolta la decisione è stata quella di ripercorrere l'essenza soave di ogni nota, nel suo angoscioso significato, e quindi penetrare in quello stato di leggerezza che Alison stessa voleva condividere. Un'atmosfera, pacata, rilassata, che stupisce lo spettatore e per certi versi lo rende nervoso, quasi intrappolato da una melodia così raffinata in una scenografia maestosa come quella della Royal Albert Hall. A tutto questo si aggiunge il duetto imperdibile con John Grant che con Alison ha eseguito Monster Love e un vecchio brano di Lee Hazlewood e Nancy Sinatra, Some Velvet Morning.

Noi, seduti li, aprendo gli occhi, ci siamo resi conto che ogni momento non è una rinascita ma un continuo inizio.

Le fotografie scattate alla Royal Albert Hall sono di Rebecca Rossini


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