Oggi con 36 buche davanti Reitan, che nello scorso ha raccolto diversi piazzamenti di prestigio (successo nel Suzann Junior Challenge, 3° nel Doral Publix Junior Classic e 2° nel 2012 Pars Florida International) proverà a portare in Scandinavia il titolo ma dovrà guardarsi da un folto gruppo di inseguitori. I più immediati sono l’inglese Arrun Singh-Brar (74,74) e il ceco Lebl Vacale (73, 75) entrambi con 148 (+2). Indietro di un colpo con 150 (+4) al 4°posto, il sudafricano Keegan De Lange (73, 77), Tim Widing (73, 77), l’irlandese Marc Norton (74, 76) e l’italiano dell’Albenza Diego Manzoni (73, 77) il migliore degli azzurri. Per Manzoni si tratta della terza partecipazione agli internazionali: «Lo scorso anno sono entrato nei top 20 mentre nel 2011 non passai il taglio – racconta il sedicenne Diego che è allenato dal maestro Massimo Florioli -. Oggi sono stato regolare e ho alternato 7 bogey a 3 birdie senza commettere gravi errori, domani spero di giocare bene e fare il miglior piazzamento possibile. Obbiettivo futuro? Diventare pro».
Subito dietro al 9° posto con lo score di 151 (+5) il sudafricano Rosswell Sinclair (76, 75) e il giocatore di casa rappresentante del Gc Biella Edoardo Giletta (73, 78) che ha perso qualche posizione dopo la prima giornata: «Sono partito tranquillo – racconta Edoardo che compirà 16 anni il prossimo marzo -, ma, al contrario di ieri, non sono riuscito a trovare il feeling sui green. Alla fine ho fatto 35 putt che sono un po’ troppi e solo alla buca 6 ho infilato un bel putt di 7 metri per il mio unico birdie. Mi aspettavo meglio da oggi, ma nulla è compromesso e il mio primo obbiettivo di passare il taglio è stato raggiunto, certo che rispetto al primo giro oggi è stata proprio un’altra giornata. Domani ci aspettano 36 buche dove possono succedere tante cose spero di giocare meglio rispetto ad oggi e punto ad un posto tra i primi 10».
In difficoltà, ma non ancora escluso del tutto dalla contention, il favorito e campione uscente Guido Migliozzi (Montecchia) con 152 (77, 75) a +6 e al 10° posto che come ieri è stato troppo irregolare (4 bogey, un doppio bogey e 4 birdie): « Ho sbagliato qualche tee shoot – dice Guido – , poi ho sbordato alcuni putt. Ora non ho più nulla da perdere, domani si cerca di attaccare al massimo». Milgiozzi tra altro è sceso in campo con il leader Reitan: «E’ un giocatore molto regolare con grandi percentuali di fairway e green in regulation». Ha chiuso con uno score di 152 a +6 anche il quattordicenne campione italiano match-play Teodoro Soldati (Lanzo d’Intelvi), un altro dei candidati al titolo nei pronostici della vigilia. Per Soldati dopo il 74 di ieri, oggi uno score di 78 con 4 bogey, un triplo bogey e un solo birdie. Appaiato ai due compagni con 152 (79, 73) anche l’altro azzurro Pietro Martini (Padova). 18° con 153 Davide Longhini (Asiago).
Dopo il dominio nelle passate edizioni l’Italia (Guido Migliozzi, Teodoro Soldati e Luca Portelli) ha fallito il successo nel Nation’s Trophy. Trascinati dalla prestazione di Reitan la vittoria è andata al team Norvegia (completavano la squadra Viktor Hovland e Peter Songe Moller) con 298 punti.
Per conoscere il vincitore dei Campionati non resta che aspettare il tardo pomeriggio di domani. Ad attendere i migliori 40 che hanno passato il taglio (fissato a +10) ci sarà un tour de force di 36 buche, 18 al mattino (dalle ore 7,30 con gli ultimi in classifica che partiranno per primi) e le altre 18, probabilmente decisive, al pomeriggio (dalle ore 12,10). Info orari su www.federgolf.it. E con due giri convenzionali da disputare e facile precedere emozioni e ribaltamenti di fronte.
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