Hanno tenuto un buon passo il tedesco Martin Kaymer, 15° con 68 (-4), e il thailandese Thongchai Jaidee, 23° con 69 (-3) e sono alla pari con Francesco Molinari e Manassero lo svedese Henrik Stenson, il tedesco Marcel Siem e l’inglese Lee Westwood. Accusano un ritardo già abbastanza pesante il gallese Jamie Donaldson, 51° con 72 (par), l’inglese Luke Donald, 60° con 74 (+2), l’iberico Sergio Garcia, 64° con 75 (+3), lo scozzese Colin Montgomerie, autore del tracciato e alla 600ª presenza nel circuito, 67° con 76 (+4), il francese Victor Dubuisson, 71° con 77 (+5), e il belga Nicolas Colsaerts, 75° con 80 (+8). Jimenez, cinquantenne di Malaga con ventuno successi nell’European Tour di cui due colti quest’anno, è partito con eagle, mettendo a segno il secondo colpo alla prima buca (la 10 del tracciato, par 4), poi ha proseguito con sette birdie. Un eagle e sette birdie anche per Poulter, ma macchiati da un bogey.
Partenza dalla buca 10 anche per i tre italiani. Edoardo Molinari, 31° nell’ordine di merito e il cui obiettivo, come quello del fratello Francesco (32°), è di entrare tra i primi 15, è arrivato a metà strada con due birdie, poi ne ha realizzati quattro consecutivi prima di un bogey a tre green dal traguardo. Un bogey dopo tre buche non ha scoraggiato Francesco Molinari, che ha rimediato subito con due birdie, ma ha trovato un secondo bogey alla virata. Nel rientro ha fissato lo score con altri due birdie.
Per Manassero, 57° nella money list, l’imperativo è rimanere tra i 60 che saranno ammessi la prossima settimana al DP World Tour Championship. Un bogey proprio in avvio è stato il suo unico errore compensato con tre birdie. L’European Tour terminerà a Dubai (20-23 novembre) sul tracciato del Jumeirah Golf Estates. In palio gli ultimi otto milioni di dollari, dei 30,5 dispensati dalle Final Series e, inoltre, altri cinque milioni saranno divisi tra i primi 15 della money list.