Dominio dei giocatori di casa
Il torneo è stato dominato dai giocatori di casa con quattro presenze nei primi cinque posti. Coetzee, infatti, ha superato di un colpo Jacques Blaauw (267, -13), e di cinque Dean Burmester e Tjaart Van der Walt, terzi con 271 (-9) alla pari con lo scozzese Craig Lee. In sesta posizione con 272 (-8) lo spagnolo Adrian Otaegui e il sudafricano Jaco Ahlers e in ottava con 273 (-7) il francese Gregory Bourdy e l’inglese Robert Rock. Insieme a Molinari anche il nordirlandese Darren Clarke, che sarà capitano della squadra europea nella prossima edizione della Ryder Cup (2016).
Si è rapidamente sfaldato il sestetto che aveva concluso al comando dopo tre giri e solo Coetzee ha tenuto un buon ritmo, ma a dare un po’ di suspense è arrivato dalle retrovie con un gran 61 (-9, con nove birdie) Blaauw che è volato dal 22° al primo posto con un “meno 13” e se n’è andato in campo pratica, sperando quanto meno in un playoff. Quando è uscito da campo aveva lo stesso score Coetzee, con ancora sei buche da giocare, ed era a “-11” Lee, che ne aveva sette davanti. Coetzee, che aveva operato un forcing con quattro birdie tra le buche sei e dieci, ha proseguito la sua gara con molta attenzione, senza avere fretta di cercare il birdie della vittoria, fino a quando ha trovato l’occasione giusta alla buca 17 in cui dal rough ha posto la palla a un paio di metri dall’asta e con il birdie ha firmato un 65 (-5) e il secondo titolo nell’European Tour, dopo essersi imposto nel Joburg Open (2014), ricevendo un assegno di 237.751 euro su un montepremi di 1.400.000 euro. Nel palmares del 29enne di Pretoria, anche quattro successi nel Sunshine Tour. Nel frattempo Lee ha ceduto perdendo tre colpi nel finale e terminando con un parziale di 70 (par) dovuto a quattro birdie, due bogey e a un doppio bogey.
Il cammino di Edoardo Molinari
Dopo tre buche in par il cammino di Molinari si è complicato con una coppia di bogey (4ª e 5ª) e la reazione con un birdie (8ª) è stata vanificata da altri due bogey consecutivi (9ª e 10ª). Un secondo birdie (14ª) ha fatto 72 (+2). Crespi ha replicato il 74 (+4) del terzo giro. Due bogey in avvio, due birdie per arrivare al giro di boa in par, poi il cedimento nel finale con quattro bogey nelle ultime cinque buche. Hanno mancato il taglio Renato Paratore, 132° con 147 (73 74, +7), e Matteo Manassero, 145° con 150 (75 75, +10). Non sono riusciti a entrare nel field dalla prequalifica (dieci posti a disposizione) svoltasi all’Irene GC (par 72) Francesco Laporta, 14° con 69 (-3), e Alessandro Grammatica, 115° con 78 (+6). Successo con 66 (-6) del sudafricano Russel Franz.