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Rugby: Karlo Aspeling guida il Cus Ad Maiora Rugby contro il Cus Genova

Creato il 25 marzo 2015 da Sportduepuntozero
rugby - Karlo Aspeling

foto Mario Sofia

Karlo Aspeling è diventato in poco tempo l’autentico trascinatore del CUS Ad Maiora Rugby 1951, che domenica alle ore 15,30 ospiterà al centro sportivo Angelo Albonico il CUS Genova, nella prima giornata di ritorno. Utilizzato soprattutto come centro e talvolta come estremo, è arrivato in Italia a settembre, per affrontare la sua prima esperienza fuori dal Sud Africa. «L’ambientamento – ricorda – non è stato per nulla difficile. I miei compagni di squadra sono stati fantastici fin dall’inizio. Dopo tre giorni al CUS mi sembrava di esserci da tre anni. Ho subito legato e tutti sono stati splendidi nel farmi sentire a mio agio. Mi avevano detto che al CUS Torino funzionasse così, ma pensavo si trattasse di un’esagerazione, invece , mi sono sentito a casa fin dal primo momento. Frequento i compagni anche fuori dal campo ed esco con loro. Facciamo festa solo la domenica, dopo la partita, andando per locali. Siamo tutti amici». Purtroppo l’infortunio subìto a Badia nella prima amichevole ha rallentato l’entrata in forma del 27enne sudafricano, che, quando non gioca e si allena, studia e, attraverso il Consolato di Milano, dà gli esami del suo corso in Letteratura/Inglese all’Università di Pretoria.

Il recupero dall’infortunio
«Quel problema fisico mi ha condizionato per tutta la prima parte della stagione e non ho reso secondo quelle che erano le aspettative. Non potevo allenarmi con la dovuta intensità e ho avuto diverse ricadute, come contro la Pro Recco e il Piacenza. La pausa natalizia è stata propizia e mi ha consentito un buon recupero, tanto che in questa seconda parte della stagione sto giocando secondo i miei standard, sto bene e spero di continuare a essere determinante. Sono soddisfatto dell’apporto che fornisco alla squadra e so che posso dare ancora di più. Devo migliorare nella tenuta e nelle sinergie con i compagni di linea. Da questo punto di vista, allenare i trequarti, cosa che mi piace molto, è il modo migliore per creare affiatamento fra noi e recepire appieno il piano di gioco di coach Andre Bester».

Un rugby diverso dal suo
Karlo Aspeling ha dovuto adattarsi a un rugby cui non era abituato:«Le differenze che ho trovato fra quello sudafricano e l’italiano sono soprattutto di due tipi: da noi i giocatori sono più strutturati fisicamente e la velocità di esecuzione in azione di gioco è maggiore. Adattarmi a ritmi inferiori è stata la difficoltà più rilevante che ho incontrato». Nel corso del campionato il gruppo è progredito con Aspeling:«I ragazzi sono cresciuti match dopo match. Cominciano finalmente ad avere fiducia nei propri mezzi e hanno cambiato l’approccio alla partita. Non pensano più agli avversari, ma solo a migliorare il gioco e a renderlo più fluido, in modo che siano gli altri a dover pensare a preoccuparsi di noi. Il nostro gioco ormai si attaglia perfettamente al mio. Prediligiamo la fase d’attacco, non disdegnando il calcio di spostamento per alleggerire eventuali pressioni. È stata la tattica vincente con Perugia e Firenze». Nel complesso sono arrivati quattro successi consecutivi che «sono proprio il risultato del  cambio di atteggiamento, derivante dalla maggiore sicurezza. In più ci alleniamo molto e bene. Analizziamo a video gli avversari minuziosamente e coach Bester sa indirizzarci nel migliore dei modi».

L’unica sconfitta della seconda fase
Al match d’esordio allo Stadio Carlini risale invece l’unica macchia del girone d’andata dei biancoblù, che dopo la lunga pausa successiva alla disputa della prima fase si sono espressi sottotono. Avevano vinto i due precedenti stagionali contro il CUS Genova e nel terzo atto sono stati puniti duramente (7-36) dai liguri, che sono andati in meta due volte con Cadeddu e una a testa con Avignone, Pallaro, Borzone e Sandri e hanno trasformato in tre occasioni con lo specialista Cipriani. Una vera disfatta per gli ospiti, capaci di andare a segno solo sul punteggio di 0-31 proprio con una meta e una trasformazione di Aspeling. «A Genova – ricorda il campione di George – abbiamo giocato malissimo e certamente siamo stati condizionati dal grave infortunio occorso a Martinucci, appena rientrato dopo tre mesi di assenza, e da quello ad Alparone. Il resto lo ha fatto l’abilità dei trequarti genovesi e la loro ottima prestazione».

I diversi cammini dei due CUS
Il prosieguo della poule salvezza è stata però di segno opposto per i due CUS. I torinesi hanno infilato i già citati quattro acuti consecutivi, l’ultimo con bonus, e si sono installati al comando della classifica con 17 punti. I liguri, invece, hanno ottenuto un altro successo (24-18 su Piacenza) a fronte di tre battute d’arresto, in trasferta a Firenze (14-27) e a Roma contro la Capitolina (17-22) e in casa a opera del CUS Perugia (23-29). Complessivamente il CUS Genova ha all’attivo tre mete con il tallonatore Avignone e il centro Borzone, due con l’ala Cadeddu e il mediano di mischia Garaventa e una con i piloni Pallaro e Cattaneo, l’apertura Sandri e l’ala Salerno, cui si è aggiunta una tecnica. Le trasformazioni sono state nove, calciate dal numero 10 Cipriani (7), che è anche andato a bersaglio con sette punizioni, dall’estremo Alberghini e da Sandri. Gli uomini di Stefano Bordon sono terzultimi a quota 11, con una sola lunghezza di margine sulla zona retrocessione. Come dire che domenica il desiderio di riscossa animerà entrambe le compagini, per motivi diversi: i padroni di casa vorranno “vendicare” il tracollo dell’andata e gli ospiti i più recenti ko. Aspeling lo conferma:«Dovremo riscattarci, giocando veloce e facendo pressione sulla loro linea dei trequarti fino all’asfissia. Sarà una bellissima partita fra due squadre che si affronteranno a viso aperto e senza timori reverenziali. Ci saranno molte mete e a fare la differenza sarà la tenuta fisica. Saremo pronti, temprati dalla durezza dei nostri allenamenti».


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