Le note sul vincitore
Aphibarnrat, 26enne di Bangkok, ha terminato la gara alla pari con il cinese Hao-tong Li (276 – 71 73 65 67), nativo di Hunan, vent’anni nel prossimo agosto e attualmente nel Web.com Tour statunitense, e poi lo ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio. E’ il secondo titolo per il thailandese, che aveva colto il primo nel Malaysian Open del 2013 superando di un colpo Edoardo Molinari. Ha ricevuto 386.168 euro su un montepremi di 2.375.000 euro.
Finale concitato
In un finale molto concitato, in cui a poche buche dal termine ben undici giocatori erano al secondo posto a due colpi da Li, alcuni in campo altri come Crespi in club house, non è riuscito l’aggancio all’inglese Tommy Fleetwood, terzo con 277 (-11) e fermatosi a un colpo dal playoff. Si è poi un po’ sfoltito il gruppetto dell’azzurro che ha annoverato il francese Julien Quesne, il cinese Wen-yi Huang, gli inglesi David Howell e Tom Lewis, il coreano Y.E. Yang e lo statunitense Peter Uihlein.
Ha ceduto nelle ultime battute lo spagnolo Pablo Larrazabal, anch’egli sulle orme di Li, 22° con 281 (-7) insieme al sudafricano Darren Fichardt, e ha fatto appello all’orgoglio Bubba Watson, ‘stella’ del torneo e piuttosto deludente, risalendo dal 58° al 29° posto, affiancando Manassero, con un 65 (-7, con otto birdie e un bogey). In basso l’iberico Rafael Cabrera Bello, 47° con 287 (-1), l’indiano Shiv Kapur e il sudafricano Garth Mulroy, 52.i con 288 (par).
I vincitore ha rischiato di rovinare tutto
Aphibarnrat, leader dopo tre turni, è partito male e ha rischiato di compromettere le sue chances con due birdie e quattro bogey sulle prime sedici buche, poi con due prodezze si è concesso il playoff quando Li, davanti alla TV in club house, pensava di avere partita vinta. Prima ha realizzato l’eagle per riprendere il rivale, poi sull’ultima buca ha rimediato a una situazione difficile, dopo un drive sbilenco con palla in bunker, mettendo a segno un difficile putt per il par. In cinese è stato impeccabile negli ultimi due turni con un 65 (-7, con sette birdie) e un 67 (-5) con sei birdie e un bogey. Quell’unico bogey in 36 buche, però, arrivato a tre dal termine, gli ha in pratica impedito di vincere.
Gli italiani
Crespi ha concluso la sua gara, tutta nelle posizioni d’avanguardia, con un 67 dovuto a tre birdie e a un bogey in uscita e tre birdie nel rientro. Matteo Manassero, dopo due bogey in avvio, ha preso un bel ritmo e ha siglato un 70 (-2) aggiungendo allo score cinque birdie e un altro bogey. Per Paratore, tornato a premio dopo tre tagli consecutivi, 71 (-1) colpi con tre birdie e due bogey. Alla fine del primo giro è stato squalificato Edoardo Molinari. Il suo caddie ha percorso un piccolo tratto di strada su un golf car e il torinese, non essendosene accorto, ha firmato lo score senza aggiungere la penalità. Inevitabile la sanzione.