Non hanno brillato lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e il sudafricano Charl Schwartzel, 15.i con 285 (-3), l’iberico Gonzalo Fernandez Castaño e l’inglese Paul Casey, 19° con 287 (-1), lo scozzese Colin Montgomerie e il nordirlandese Darren Clarke, 24.i con 289 (+1), mentre l’altro spagnolo José Maria Olazabal ha concluso al 36° e ultimo posto con 300 (+12). Oosthuizen ha iniziato il giro finale al quarto posto, con due colpi di ritardo da Fleetwood, e per sette buche è filato in par, poi la prima svolta con un eagle all’ottava. Dopo un bogey alla 10ª ha cambiato marcia con due birdie (13ª e 14ª) poi, dopo un bogey alla 16ª che ha lasciato da solo Grace in vetta alla graduatoria, nelle due ultime buche si è espresso a grandissimo livello con un gran colpo dalla distanza contro vento e palla in bandiera alla 17 e con un approccio a un metro dal bersaglio per il birdie vincente alla 18 (68, -4). Anche Grace ha ottenuto un 68 con cinque birdie, di cui due nelle ultime tre buche, e un bogey.
Manassero, al debutto nel 2014, ha offerto sicuramente una buona prova e, in particolare, si è distinto con un 67 (-5) nel secondo giro. E’ mancato un po’ dei colpi dal tee e questo gli ha creato qualche problema, mentre il resto del gioco è stato all’altezza della sua levatura. Ha concluso con un 71 (-1) dopo essere andato sopra par nelle prime nove buche, con due birdie e tre bogey, per poi recuperare con tre birdie e un bogey nel rientro. Oosthuizen ha ricevuto un assegno di 507.655 euro su un montepremi di 2.930.000 euro. Il torneo era legato alla finale mondiale del Volvo World Golf Challenge, un circuito per dilettanti che ha coinvolto golfisti di circa cinquanta nazioni.
Roberto Bertellino
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