E’ terminato al quarto posto con 279 (-9) lo statunitense Luke Guthrie, leader per tre turni che aveva iniziato quello finale al comando con l’altro spagnolo Rafael Cabrera Bello poi sceso in ottava posizione con 281 (-7), penalizzato da un 73 (+1). In quinta con 280 (-8) il danese Thomas Bjorn, l’americano Peter Uihlein e l’iberico Pablo Larrazabal, in ottava insieme a Cabrera Bello, l’inglese Paul Casey, lo scozzese Scott Jamieson e lo svedese Peter Hanson, campione uscente e autore del miglior score di giornata con un 63 (-9, con undici birdie e due bogey).
Buona classifica per il tedesco Martin Kaymer e per il francese Gregory Bourdy, 13.i con 283 (-5), così come per l’inglese Ian Poulter, 15° con 284 (-4). Molto altalenanti l’inglese Lee Westwood, 24° con 286 (-2), il nordirlandese Rory McIlroy e l’irlandese Padraig Harrington, 27.i con 287 (-1), l’inglese Luke Donald, 31° con 289 (+1), e lo svedese Henrik Stenson, che dopo esser finito quasi in coda con un 79 (+7) è risalito fino al 34° posto (290, +2) grazie a un 65 (-7). Deludenti il belga Nicolas Colsaerts, 44° con 292 (+4), lo statunitense John Daly, 48° con 293 (+5), il nordirlandese Graeme McDowell, 53° con 294 (+6), e il sudafricano Louis Oosthuizen, 59° con 296 (+8).
Un bogey in partenza di Guthrie e un bogey e un doppio bogey di Cabrera Bello hanno annunciato la giornata storta dei due leader e allora Fernandez Castaño, terzo a un colpo dopo 54 buche, non si è fatto pregare per sopravanzarli e ha iniziato la sua cavalcata verso il settimo titolo in carriera, il più redditizio sotto l’aspetto economico perché gli ha fruttato ben 851.346 euro su un montepremi di 5.120.000.
Molinari ha iniziato bene con tre birdie in sette buche, poi ha frenato con un bogey alla 9ª, ha segnato il quarto birdie alla 11ª, ma ha nuovamente rallentato con un bogey alla 12ª. A quel punto è iniziato il suo show con in sequenza un eagle e quattro birdie per il parziale di 30 (-6) nel rientro. Anche Jaidee è andato forte con un 66 (-6) dovuto a sette birdie e un bogey, poi entrambi hanno assistito all’ultima buca da brivido di Fernandez Castaño, ma per 33enne madrileno, che era andato a segno l’ultima volta nell’Open d’Italia del 2012, il doppio bogey è stato solo un danno per le statistiche, perché ha comunque mantenuto il decisivo colpo di vantaggio.
Roberto Bertellino
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