Attimi di paura si sono vissuti questa mattina nel Golfo di Napoli, a bordo di un aliscafo della compagnia Navigazione Libera Golfo, a causa di un incendio divampato verso le 8:30 sprigionatosi dai locali macchine a causa dell’avaria di una turbina. L’aliscafo Zenit, in navigazione tra Capri e Napoli, era partito dal porto di Napoli in direzione Capri alle 7.30 e, dopo esser attraccato sull’isola dei faraglioni, era ripartito alla volta del capoluogo campano.
L’incendio è divampato mentre l’aliscafo Zenit si trovava a circa 6–7 miglia al largo di Capri, in prossimità di Sorrento. Il comandante dell’aliscafo Zenit ha prontamente lanciato un SOS e la Capitaneria di porto di Napoli, guidata dall’ammiraglio Antonio Basile, ha coordinato le operazioni di soccorso, affidate al comandante Francesco Cammarota. La Capitaneria ha allertato le motovedette Cp 829 e Cp 858 partite da Napoli e da Capri e altre unità in navigazione sono state dirottate sul posto: l’aliscafo Snav Aquila e le navi Giunone, Maestrale e Hilton.
A bordo dell’aliscafo Zenit erano presenti una sessantina di passeggeri (molto al di sotto della capienza massima di 330), oltre ai sette membri dell’equipaggio, che hanno vissuto attimi di paura incontrollata quando gli è stato ordinato di indossare i giubbotti di salvataggio. Dopo l’intervento dell’equipaggio, però, la situazione è sembrata essere sotto controllo ed è tornata la normalità: l’aliscafo Zenit è riuscito a riprendere la navigazione verso Napoli con un solo motore in attività, scortato da due motovedette della Capitaneria di porto. Ad attenderlo, presso il molo Beverello, c’erano gli uomini della Guardia Costiera, con i mezzi d’emergenza.
“Tutto è bene ciò che finisce bene”, dunque, anche se sarà necessario accertare, ora, in maniera più approfondita le cause dell’incendio. Ad una prima ipotesi, potrebbero essere dovuta alla mancata manutenzione dell’imbarcazione della compagnia Navigazione Libera Golfo, un mezzo veloce (può viaggiare alla velocità massimo di 40 nodi), ma di non recente costruzione considerando che è stato “varato” nel lontano 1991.
Da sottolineare, poi, una nota di “colore”: anche in una simile situazione, in cui la concitazione l’ha fatta da padrona, da parte dei passeggeri non è mancata la voglia di raccontare quegli attimi attraverso i social network. Il passeggero dell’aliscafo Zenit Costanzo Cerotta ha, infatti, riportato sul proprio profilo Facebook una dettagliata cronaca dell’accaduto, quasi in tempo reale: “Fumo nei saloni, siamo fermi in mezzo al mare”, spiegando, poi, in maniera colorita le cause dell’incendio “i marinai ci hanno detto ‘è schiattata a turbin’ ”. Qualche minuto dopo, quando la situazione stava per risolversi ha scritto: “Tutto tranquillo, piccolo principio d’incendio ma spento. Andiamo con il motore, il capitano ci ha rassicurato”. Così è stato, fortunatamente.
Golfo di Napoli, fiamme sull’aliscafo Zenit, 10.0 out of 10 based on 1 rating