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Golgota, viaggio segreto tra Chiesa e pedofilia di Carmelo Abbate, recensione

Creato il 08 aprile 2012 da Annare

Golgota, viaggio segreto tra Chiesa e pedofilia di Carmelo Abbate, recensioneGolgota, Carmelo Abbate, Piemme edizioni.  Silenzio.

Argomento: pedofilia nell’ambiente Chiesa.  Silenzio.

Tipologia: inchiesta.  Silenzio.

Silenzio.

Golgota di Carmelo Abbate si scaglia come un urlo, profondo e lacerante, capace di spaccare la sonnolenta pigrizia, infrangere quella patina del “preferisco non sapere” e di vergogna che troppo spesso ci accompagna. È un urlo di dolore, un libro che ti scuote nel profondo dell’anima, che ti impone l’ascolto,  un libro che permette al lettore di diventare partecipe della ricerca, partecipe al dolore.

Bambini. Silenzio.

Non puoi che provare dolore mentre leggi queste pagine. E odiare il silenzio.

Dolore per le vittime, dolore per chi sapeva ma non ha compreso, dolore per una vergogna che ha dettato il silenzio, dolore per quel silenzio, di vittime e carnefici, e soprattutto di chi sapeva tutto ma ha preferito insabbiare, modificare, nascondere, per salvare una facciata sporca e deteriorata.

Carmelo Abbate riporta in Golgota fatti di cronaca intrecciati a ricerche condotte in prima persona, interviste, domande scomode, indignazione, per cercare e capire l’incomprensibile, la pedofilia. La pedofilia quella nascosta, celata, spostata. Quella che rende l’ambiente che la protegge complice a sua volta di un delitto, quella che accade, ieri come oggi, protetta nell’abbraccio dell’insospettabile Chiesa.

Perché se ti limiti a spostare il pedofilo sei suo complice, complice e carnefice a tua volta, perché la pedofilia è una malattia, e come tale va riconosciuta e fermata, e se insabbi, permettendo al pedofilo di continuare, allora sei peggio di lui, perché sei perfettamente consapevole delle tue scelte, e sai che queste scelte rovineranno la vita di altri bambini, molti altri bambini.

L’autore intreccia in maniera ammirevole, mai pesante e morbosa, i fatti, i dialoghi e le inchieste con i suoi pensieri,tracciando un confine rispettoso capace di delineare il dolore delle vittime senza nascondere, mai, le colpe della Chiesa.

Intervista, parla, ascolta, Carmelo Abbate si addentra in un mondo sconvolgente, difficile da reggere, a volte difficile da comprendere, ma si impone un ascolto scomodo e riporta fedelmente ogni caso, data, luogo e prete. Di chi ha fatto e di chi ha protetto. Ogni tanto si lascia andare, perché è troppo travolgente quello che trova sotto al fango, deve scrivere le sue emozioni altrimenti rischia di venire soffocato dal dolore, e dalla rabbia. E per questo il suo lavoro diventa migliore, più umano, più vero.

“Perché se c’è una cosa sulla quale non si possono fare sconti è la pedofilia. A nulla vale la circostanza che il pedofilo possa essere stato a sua volta vittima di abusi quando era piccolo, o che abbia vissuto un infanzia terribile, o che la Chiesa abbia represso la sua sessualità e lo abbia portato all’esasperazione, alla follia. Al primo pensiero nei confronti di un bambino ti alzi, vai e bussi alla porta di uno specialista. Gli dici di fermarti, ti fai curare, chiedi aiuto. Non puoi essere indulgente con te stesso. A maggior ragione se sei un uomo di Chiesa. Perché hai avuto la possibilità di studiare, sei un minimo istruito e capace di intercettare, riconoscere e qualificare le tue pulsioni. E allora ti fai curare. Non sei un animale che si fa guidare solo dall’istinto. Sei stato educato e formato per venire incontro ai bisogni della gente, sei il pastore, sei quello che si prende cura del gregge. Non puoi accampare scuse. Sai benissimo che stai rovinando la vita di un bambino. Lo sai. Decidi di fregartene.”

Un libro che consiglio, perché siamo adulti e abbiamo il dovere di sapere.

Golgota

Carmelo Abbate

Edizioni Piemme


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