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Goliardo by Dream's Factory

Da Inazumaluke
Goliardo by Dream's Factory
Goliardo by Dream's Factory
Subito sotto il Municipio di Narni si trova una straordinaria raccolta di circa quaranta moto d’epoca, perfettamente restaurate: la più antica è una svizzera Motosacoche del 1909 con trasmissione a cinghia. Il proprietario è Goliardo Filippetti, meccanico di moto in pensione, molto noto nella sua città. La Dream’s Factory di Terni, invece, è un progetto nato dall’idea di Paolo e Marco Lucci (padre e figlio), con l’obiettivo di realizzare moto speciali: pezzi unici e personali. Ieri, sabato 28 gennaio, la passione per i motori e per le motociclette uniche sono state il tema dell’inaugurazione della mostra di moto storiche del Filippetti, tenutasi presso la Sala Consiliare del Comune di Narni E durante la serata, la Dream’s factory ha presentato Goliardo, una moto unica e interamente artigianale che ha richiesto oltre 700 ore di lavoro tra progettazione, ricerca, assemblaggio, dedicata a questo anziano collezionista appassionato.
Goliardo by Dream's Factory
Goliardo by Dream's Factory
Oltre 85 anni separano il pezzo più vecchio da quello fabbricato da Dream’s Factory a dicembre 2011. La Goliardo ha una ciclistica semplice e antica realizzata con pezzi di diversa provenienza, un sistema di frenatura integrale monocomando e un cambio manuale a cinque marce. Il motore 350 cc è un monoalbero bicilindrico di circa 38 cv. I freni sono a tamburo laterale: anteriore da 180 mm e posteriore da 140 mm. La ruota anteriore è da 21” con 36 raggi. La posteriore da 19” con 40 raggi. Può raggiungere una velocità stimata oltre le 90 mph e non è dunque solo uno stiloso cancello. Ogni elemento è stato assemblato artigianalmente curando la scelta di ciascun piccolo dettaglio. Molte parti sono state disegnate e realizzate in laboratorio direttamente dalla factory, altre, dove è servito, sono state affidate ad artigiani italiani.
Goliardo by Dream's Factory
Goliardo by Dream's Factory
Goliardo by Dream's Factory
Goliardo by Dream's FactoryFonti Umbriacronaca e Dream's Factory. Special thanks to Cinzia Ippoliti

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