La normativa vigente prevede che durante la stagione invernale tutti gli automobilisti si dotino di catene o di gomme termiche, e che siano Comuni e Province a decidere in quali mesi dell’anno far scattare l’obbligatorietà.
Ed è così che con l’entrata in vigore di tale disposizione, l’Italia si ritrova improvvisamente popolata di pneumatici invernali! Ma la loro diffusione è anche figlia di una presa di coscienza collettiva: nei mesi in cui l’asfalto è spesso bagnato, innevato o ghiacciato e le condizioni meteorologiche si fanno particolarmente critiche, circolare con pneumatici estivi non è affatto sicuro. Né per sé, né tanto meno per l’incolumità altrui.
Ma cos’hanno di tanto particolare queste gomme da neve? Sostanzialmente la loro lavorazione.
Le gomme da neve sono progettati per resistere ad ambienti le cui temperature sono inferiori ai 7°C: hanno infatti un particolare disegno dei tasselli che presenta incavi più profondi e una determinata quantità di lamelle ospitate sul battistrada.
Infine, presentano una mescola a base di silice: ogni volta in cui la gomma cade su un suolo piuttosto freddo, questo particolare materiale ne scalda velocemente la superficie.
Questo tipo di tecnologia si traduce quindi in una maggiore aderenza all’asfalto, tanto in caso di pioggia quanto in condizioni di neve o ghiaccio. Grazie ad una loro diversa conformazione, le gomme da neve sono così in grado di affrontare ambienti più ostili rispetto a quanto non lo siano quelle estive.
Tuttavia, proprio queste peculiarità le rendono generalmente più costose; è pur vero però che quando si parla di sicurezza il “fattore denaro” lascia il tempo che trova!