In mezzo ai Pirenei, tra Spagna e Francia, Andorra non fa rima solo con Gomorra.
Ahi Andorra, potevi essere la mia nazione n°100 e in questo caso ti avrei attraversato interamente a piedi, come fece Rolf Prott.
Invece ho depennato il Sahara Occidentale, e sei quindi stata la mia nazione n°99. In ogni caso porterò di te un grande ricordo.
No, non è per il pollastre, che non ho provato. Ma perché, dopo una giornata passeggiando per la capitale Andorra La Vella, che più che shopping dubbiosamente conveniente non offre, e comprandomi un eccellente rasoio (17€), una usb da 32Gb a 16€ e un lettore ebook Wolder con luce incorporata (89€), che non mi sento di raccomandare.
E nemmeno posso raccomandare queste Chipster, anche se belìn..
Ma dopo una nottata all'Albergue La Comella, 3km in collina sopra La Vella, dopo una pessima colazione, la mattina del 16 ottobre sono andato a fare una passeggiata a Prat Primer, ed è lì che è successo Gomorra in Andorra.
Ci sono cose che non posso raccontare, ma grazie all'aria pura di montagna, la sessione di yoga la mia ultima mattina a Marrakech, i cristalli di eucalipto della farmacia berbera, le sniffate di "black seeds", conosciuto come "natural vix", e ho finalmente ritrovato la sensazione dimenticata da mesi di poter tirare su col naso finché posso, senza che l'aria sia bloccata da qualche parte.
Ero di nuovo finalmente libero. Libero, libero. Questo il fatto quotidiano.
Alle 15.15 sono tornato a Barcelona, e ho festeggiato col mio amico Fran in un ristorante in Gracia, degustando vini e tapas fusion.
Per il resto, 44 foto da Andorra