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Il gonfiore di stomaco è uno dei sintomi più fastidiosi che si possano lamentare. Quante volte, nelle pubblicità televisive, ci mostrano facce (prettamente femminili) contratte in una smorfia perché ‘mi sento gonfia come un palloncino’ o ‘non sto bene con me stessa’. La sensazione di avere aria nella pancia e la visione del ventre che sporge oltre l’orlo dei jeans, è ben diversa dall’essere grassi o in sovrappeso e può derivare da tanti fattori, non ultimo lo stress; ma anche un’ intolleranza alimentare provoca tali sintomi, dunque l’unica soluzione è fare delle analisi che accertino quali cibi mal sopportiamo ed eliminarli, almeno per un periodo, dalla nostra dieta.
Ci sono alcuni metodi palliativi che risolvono parzialmente la questione, almeno finché non si trova una causa specifica; innanzitutto l’attività fisica e l’assunzione di fermenti lattici e fibre che determinano una buona funzionalità intestinale e quindi risolvono il problema della costipazione. Ma spesso è anche utile ricorrere a tisane drenanti e depurative a base di carciofo, melissa, finocchio o anice stellato; la sensazione è proprio quella di eliminare, orinando di frequente, i liquidi in eccesso.
Ma quando si tratta di mera aerofagia, con tanto di crampi? Allora si può ricorrere al carbone vegetale. Sono vere e proprie pasticche nere che si ingoiano con l’acqua, anche 3 o 4 per volta, lontano dai pasti; le proprietà del carbone vegetale sono molteplici: non solo elimina i disturbi colici e le fermentazioni intestinali, assorbendo i gas, ma cura anche le infiammazioni o le intossicazioni dovute all’assunzione di farmaci o vaccini; pare che elimini addirittura i depositi di metalli tossici nel cervello.
L’unica controindicazione a questo vegetale così poliedrico è la stitichezza, che si può facilmente ovviare con compresse contenenti anice o finocchio che favoriscono il transito intestinale.