Goodbye eolico, bocciato il progetto in Val Borbera

Il Piano Paesaggistico Regionale ha definitivamente bocciato il progetto che prevedava l’installazione di 42 mega-torri eoliche sulle montagne che dividono la Val Borbera dalla la Val Curone. Un progetto contestato sin dall’inizio del suo iter da residenti, operatori turistici ed ambientali, associazioni e movimenti (tra cui il 5 Stelle) e che oggi ha visto finalmente la propria archiviazione. Da anni infatti i diretti interessati avevano messo in guardia la Regione Piemonte sulla fragilità e la preziosità dei crinali “presi di mira”, meta di escursionisti e amanti della natura. Il progetto, di cui avrebbe dovuto occuparsi l’azienda bergamasca Equipe Group Spa, prevedeva infatti la costruzione di un enorme “parco” eolico con 42 aerogeneratori (torri alte da 130 a 150 metri) e quindi la realizzzione di altrettante piazzole per il montaggio, ognuna grande 55 metri per 30; 6 torri avrebbero dovuto sorgere sulla costa che da Morigliassi sale al monte Giarolo, 4 salendo da Giarolo paese, 8 salendo da Vendersi, 10 sul crinale dal Giarolo al Pana` e oltre, 14 sui crinali del Roncasso e del Cosfrone e sulla costa Rivazza; 120.000 metri cubi di sterri, 150.000 metri cubi di riporti per la bellezza di circa 5.000 viaggi di mezzi pesanti per betoniere, trasporto di armature, scavi e movimentazione terra salendo da Giarolo, da Cabella e da Vendersi. Inoltre, 500 trasporti eccezionali (ciascuno di lunghezza fino a 40 metri) da Borghetto Borbera sino al crinale del Giarolo seguendo un tracciato di 2 km in alveo del torrente Borbera allargando fino a 5 metri alcuni tratti di montagna e pavimentando 1,2 km di sentiero lungo la costa Vendersi. Infine, sui crinali, la costruzione di 5 km di nuove strade larghe 5 metri, allargando allo stesso modo, portando la carreggiata a 5 metri, 16,5 km di strade esistenti e 7,5 km di piste in terra. Il tutto avrebbe compreso anche centinaia di espropri sui terreni interessati dall’impianto, che comprendono 7 ettari di boschi.

Molti dubbi avevano anche riguardato l’effettiva efficienza dell’impianto vista la scarsa ventosità del territorio.