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“Goodbye Italia”

Creato il 19 dicembre 2012 da Fugadeitalenti

Siamo un Paese a crescita zero persino per l’immigrazione, denuncia un Rapporto della Fondazione Ismu. Tra il primo gennaio 2011 e il primo gennaio 2012, “per la prima volta nella Penisola la crescita della presenza straniera è sostanzialmente pari a zero“. L’aumento è stato di sole 27mila unità (+0,5%).

Consentitemi la battuta: come risulta ora evidente, per quanto si possa legiferare con improbabili leggi migratorie che anziché attirare i migliori cervelli li respingono… bastava affossare il Paese con 20 anni di non Governo, per far scappare non solo i migliori talenti. Ma anche gli immigrati stranieri.

Lo stesso rapporto evidenzia come la fuga degli italiani all’estero sia -parallelamente- in crescita, depauperando definitivamente un Paese che paga -tutte assieme- le colpe di una delle classi dirigenti più inette di questo Dopoguerra in Europa: secondo l’Ismu, gli italiani emigrati nel 2011 sono stati circa 50mila, con un incremento del 9%.

Siamo sinceri: scordatevi il numero in sé, anche l’Ismu ammette che è ampiamente sottostimato (sono ben più di 50mila). Teniamo buona piuttosto la percentuale: +9%. E’ tanto. Soprattutto se contiamo, dati Ismu/Istat alla mano, che si tratta soprattutto di capitale umano qualificato. Laureati, non unskilled workers.

In questi dati c’è tutta la debolezza di un’Italia in crisi, abbandonata dai suoi migliori talenti (da almeno 15 anni). E ora anche dagli immigrati.

Da qui bisogna ripartire. Con una nuova classe dirigente. Internazionale, europea, innovativa. Basta -una volta per tutte- con ignoranti populismi, buoni solo a soddisfare le peggiori pulsioni immediate. Ma catastrofici, davvero catastrofici, nel lungo termine. Per l’Italia e per l’Europa.

Oggi vi facciamo anche un piccolo regalo: è infatti online da qualche giorno il libro “Goodbye Mamma”, prodotto dell’omonimo sito web, di cui vi abbiamo già parlato.

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