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Goodbye, Lenin!

Da Maryg90

Goodbye, Lenin!

1989. Christiane vive nella Germania dell’Est ed è una socialista convinta. La donna cade in coma poco prima della caduta del muro di Berlino. Quando si risveglia, otto mesi dopo, il figlio Alex tenta di evitarle lo shock e fa di tutto per evitare che la madre scopra che il paese è “caduto nelle mani dei capitalisti”.

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Devo dire che sono un po’ a corto d’idee per la mia rubrica cinematografica del mercoledì, perchè è da un po’ che non mi dedico ai piccoli gioelli della settima arte, ma voglio caldamente consigliarvi questo film.

Goodbye, Lenin!

Campione d’incassi in Germania, ma meno conosciuto in Italia, è un film adatto ad un pubblico vasto, non solo per cinefili. Una trama molto originale che affronta un argomento di vitale importanza per la storia contemporanea, ma che purtroppo non viene mai trattato nelle scuole. Ho scoperto questo film mentre stavo preparando un esame di letteratura tedesca e le poche righe di descrizione avevano attirato la mia attenzione come una calamita. Perchè non darci un’occhiata?

Si è dimostrato, oltre che 118 minuti di buon intrattenimento, anche molto utile per comprendere meglio il rapporto tra Ovest e Est Germania e la diversità di usi e costumi in quel periodo. A volte è meglio utilizzare 2 ore in modo produttivo per vedere un film interessante, piuttosto che fossilizzarsi su noiosi libri, magari poco comprensibili.

Goodbye, Lenin!

Ho visto il film in lingua originale con sottotitoli in inglese per non perdere il clima tedesco e per immergermi totalmente nella situazione narrata e il suono duro di questa lingua, era particolarmente adatto per l’argomento trattatato. Il cast era di buon livello e ho apprezzato particolarmente la fotografia. La descrizione meticolosa dei prodotti della Germania Est è stata sicuramente la parte più interessante e particolare.

Penso sia una delle mie poche esperienze nel cinema tedesco, se non l’unica, e ha creato in me curiosità e voglia di vedere nuovi film. Il cinema europeo, che ho quasi sempre snobbato, si sta dimostrando una bella sorpresa.

Goodbye, Lenin!



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