Magazine Italiani nel Mondo

Goodbye Nokia

Creato il 13 febbraio 2011 da Obyinlondon

Goodbye NokiaVorrei parlare per una volta di tecnologia, dato che da queste parti non se ne parla mai.
Questo per esprimere le mie considerazioni su una notizia letta stamani, che sicuramente sarà passata inosservata a molti, ma che ha lasciato il sottoscritto alquanto stupefatto: Nokia ha siglato un accordo con Microsoft per installare Windows Mobile 7 (una versione ‘slim’ del recente Windows 7) come sistema operativo principale per i suoi futuri dispositivi portatili.

Certamente non si tratta di una notizia che potrebbe suonare come epocale; non fosse altro che ha permesso al sottoscritto di realizzare di colpo quanto il mercato del mobile (inteso come ‘telefonia mobile’ – non la Semeraro) sia radicalmente mutato in recenti anni. In particolare un grafico pubblicato sull’Economist mostra chiaramente come Nokia stia effettivamente colando a picco, anno dopo anno: questo perché al tavolo in cui la faceva prima da padrone siedono ora grassi commensali tra i quali Sony, RIM (Blackberry) e soprattutto Apple. Proprio Apple, infatti, dal lancio dell’Iphone nel 2007, ha letteralmente sbancato tutti: dopo tre anni di vita il suo smartphone porta a casa più della metà dell’intero fatturato dei dispositivi portatili immessi sul mercato. Questo é ancora più sorprendente se si pensa che questo avviene con un singolo prodotto (quanti diversi tipi di telefoni vengono prodotti soltanto da Nokia?).
Con dati del genere é evidente che Apple é riuscita a proporre un prodotto che ha reso obsoleti tutti gli altri, anticipando il movimento di un mercato giovane e veloce; un po’ come se Nokia si fosse risvegliata in un campo di fiori nel mezzo della corsa campestre che stava vincendo.

Nokia stessa però é appena uscita da un periodo turbolento, conclusosi con l’assunzione di un nuovo boss (sorpresa, sorpresa: ex-direttore del Business Division di Microsoft) il quale ha recentemente rilasciato un comunicato, sincero ed inquietante al tempo stesso, nel quale informava i propri dipendenti che é venuto il momento di un ‘leap of faith’ (un atto di fede) paragonando la compagnia ad una piattaforma in fiamme dalla quale si può soltanto scendere; si spera non si riferisse a se stesso.
Il solo fatto che Nokia abbia realizzato di non avere altra scelta se non adottare un software esterno per i propri telefoni é semplicemente rivoluzionario, considerando che parliamo della compagnia che ha consegnato il primo telefono cellulare a mezzo mondo evoluto: evidentemente la compagnia stessa ha convenuto che non é in grado di fornire un software di pari passo con le sempre più esigenti richieste dei suoi utenti.
Nokia ha però ancora una dote innegabile: l’esperienza nel campo dell’hardware (non é un caso che ogni volta che si rinviene una bomba in un aeroporto questa sia collegata ad un cellulare Nokia, é la scelta numero uno del terrorista informato).
Teoricamente, da questo punto di vista, Il fatto che Nokia si sia decisa ad abbandonare lo sviluppo di software, ed a concentrarsi sul solo Hardware, dovrebbe garantire un’ancora più alta qualità del prodotto finale, mentre dall’altro lato Microsoft é sicuramente un temibile concorrente quando si parla di sistemi operativi (seppur questo non sia esattamente provato nel campo dei telefoni cellulari).
Tuttavia qualcuno informato saprà che sul mercato c’é anche un terzo software operativo per smartphones: Android, il geniale sistema open-source di Google. Qua i commenti si dividono: molti infatti sostengono che Nokia avrebbe dovuto adottare Android ed usufruire di un mercato già affermato per riprendere terreno su Apple, piuttosto di affidarsi ad una compagnia certamente già “rodata” ma nuova allo specifico mercato della telefonia mobile. Questa scelta sembra giustificabile se si pensa ad un eventuale target a lungo termine, o altrimenti criticabile se si pensa che il nuovo direttore di Nokia avrebbe potuto agire come cavallo di Troia per Microsoft che ha ora totale controllo sul software dell’ottava più redditizia ditta al mondo (la prima non americana).

Pensate ora al commento che ho messo nella mia ultima parentesi: Nokia é il primo brand globale non americano.
Come europei questo dovrebbe farci sentire fieri, non fosse altro che ora i prodotti Nokia diventeranno de facto metà americani; ma questo conduce ad un’altra riflessione: com’é che ogni volta che l’Europa riesce ad essere a capo di un mercato di un determinato settore (o anche prodotto) questo viene puntualmente reinventato e migliorato da qualche ditta americana che poi la fa “sua”?
Com’é che la stragrande maggioranza dei brand di portata globale sono sempre americani? Che fine hanno fatto Alcatel, Ericsson, Siemens in questa guerra per il controllo del mercato degli smartphones?
Forse la domanda si potrebbe espandere, rivolgendola piú pioneristicamente ad un mercato giovanile: Se Mark Zuckerberg fosse nato in Europa, avrebbe lo stesso creato Facebook? La mia risposta é: di sicuro non cosí facilmente.
Questo, secondo me, é il motivo per cui l’Europa finisce sempre per calarsi le braghe agli americani: gli americani hanno una concezione del business molto piú flessibile, semplice, innovativa e stimolante. Commettono errori senza paura e ne ottengono in cambio l’intuizione per reinventarsi e proporsi ad un mercato globale. L’Europa ama essere conservatrice e ponderare mille volte una decisione: si potrá asserire che meno persone finiscono sul lastrico, ma ancora meno saranno quelle che hanno successo.
Se l’Europa riuscisse a rubare all’America anche solo un briciolo della mentalitá imprenditoriale di Silicon Valley, aziende come Nokia non avrebbero certamente bisogno di rivolgersi oltreoceano per rimanere aggiornata sui trend globali, tanto meno per sviluppare un sistema operativo.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :