Google non ce la fatta a stare fermo davanti al fenomeno Facebook! Cosa stanno preparando allora su Montain View? Riassumiamo in breve, di seguito, l’offensiva di Google con il +1 a Facebook.
Si tratta di un controllo sui contenuti, con risvolti nella vita sociale degli utenti in rete, che ormai si può dire abitano di buon diritto in Internet. Con questa innovazione, le cose potrebbe spostarsi nella direzione favorevole a Google, ma la domanda è Facebook resterà a guardare? E, li utenti cosa faranno? Quale sarà il loro ruolo in questa battaglia tra titani per il controllo della ‘Parola”?
Riassumiamo:
- “Google Profile” - pannello simile alla tradizionale scheda di Facebook, ogni utente può crearne uno per inserirvi le proprie informazioni; foto, link, varie info personali e professionali, siamo gia abituati a questo non solo da Facebook, Viadeo e Linkedin, al più occorre registrarsi gratuitamente a Google per averne uno.
- “Google Buzz” – ripreso ed incorporato nel pannello Google Profile e serve a condividere link, a commentarli ed a cliccare “mi piace”; vedi Facebook, Twitter, ecc.
- “Google +1″ – ora si potranno votare le ricerche più interessanti e condividerle con i loro contatti. Come il “Mi Piace” di Facebook.
Così facendo i profili personali di Google possono volare in cima ai risultati di ricerca, nella prima pagina. Parola! Delle anticipazioni, ma anche le aspettative possibili e le contromosse del Gigante di Montain Views erano circolate in rete intorno già a Dicembre scorso, e parlavano di una novità tecnologia di tipo “sociale“, che riprendeva il “dejà vue” “Like” o “Retweet”. Ed ecco che sono arrivati il 31 marzo 2011 , verso le 11:07:00 AM ora Americana. Sul Blog americano ufficiale Google veniva quindi, ufficialmente varato il “+1”.
Come provarlo (funziona solo sui siti Americani ma si vede anche in italia).
Ecco le basi da conoscere questa importante innovazione SEO e alla Social Research.
Per implementarlo spostatevi nell’area “experimental lab di Google“, cliccate sull’esperiemento “+1″, fate il log a Google col vostro account, sulla Home Page cliccate sotto su “Google.com English”, ora anche su Google.it. Fate quindi, una ricerca con le vostre keywords e vedrete comparire nei risultati delle serp, il pulsantino “+ 1″ da cui poter votare il risultato. I vostri contatti vedranno il voto attribuito (si potranno contare i voti) e nel Google Profile, potrete vedere una nuova tab con i vostri risultati.
Come funziona +1?
E’ semplicissimo. Previa registrazione a Google, consiste nell’introduzione di un pulsante “+1” al lato dei risultati delle SERP, che permette di “votare” un determinato link attribuendogli cosi un peso maggiorato di “+1″ quando viene cliccato.
Le possibilità per chi visualizzerà successivamente lo stesso risultato saranno due:
- Se l’utente è connesso con la vostra rete sociale: sarà visibile un link generato nel risultato delle SERP, con il nome dell’utente che ha votato il link, che dà la possibilità di esplorare il suo profilo di “Google Profiles” e analizzando la tab generata ad hoc, chiamata “+1’s” sarà possibile anche visualizzare tutte le votazioni effettuate da quella persona.
- Se l’utente non è connesso con voi, semplicemente non vedrete i dati personali di chi ha votato il link, ma saprete quante persone hanno votato con +1 quel link.
Cosa cambia per le aziende e gli specialisti in SEO (Social Engineering Optimization)?
L’innovazione del bottone “Google +1″, secondo Matt Cutts, è un ulteriore progresso di Google per perfezionare la Social Search che nasce dall’esigenza di registrare il comportamento sociale degli utenti, ovvero come essi condividono o pubblicano contenuti interessanti per renderli visibili innanzitutto alla propria cerchia di conoscenti.
Dal punto di vista tecnico, questo nuovo pulsante, implica interrogativi su come possa influenzare le ricerche, e quindi il posizionamento dei link nei risultati. Tema portante è la direttrice del cambiamento che sembra proprio analizzare la rilevanza emotiva, e la percezione sociale di un dato contenuto, ovvero:
RILEVANZA > SOCIAL SENTIMENT > Posizionamenti in Cima ai risultati
Ora la preoccupazione è: “Cosa accadrà allo stato attuale dei posizionamenti? Chi salirà e chi sprofonderà? Avere ragione non conta più, avere la verità scientifica potrebbe essere inutile, ma conta avere una comunità di affezionati amici. Conta essere maggioranza. Serve quindi il numero. Così funziona in democrazia. Infatti, sembra tornare al vecchio gioco dei partiti, di italiana memoria, e delle tessere di una una volta. Noi, staremo a vedere, ma intanto le aziende preparino i piani dell’Ingegneria Sociale. La formazione interna del personale farà la differenza. Mentre il destino delle aziende più piccole, che avranno meno +1 sembra già segnato? Forse no, se sapranno creare contenuti interessanti.
“Tuttavia – afferma Matt Cutts – questo cambiamento è fondamentale perché genera le raccomandazioni in modo più naturale e provenienti da persone che contano, al momento giusto e nel modo giusto”. Ricordate il Feedback di Ebay? Alla fine niente di nuovo. “Precisiamo che comunque questa è una fase sperimentale del progetto, pertanto non si sa quanto posso modificare le cose nell’immediato”.
La selezione dei contenuti
In un certo modo piace l’idea di affidare all’utente la promozione di alcuni contenuti o penalizzarne altri facendo scivolare in basso i risultati i contenuti anche più datati o meno interessanti, meno validi, meno belli, ecc. Può essere una strada percorribile per la selezione dei testi più rilevanti.
Sta di fatto che la maggior parte sia ancora poco abituata a queste innovazioni, si rischia di aumentare la forbice del Digital Divide e falsare la percezione del mondo. Ovvero i più preparati decidono anche per i meno preparati tecnologicamente. Vuoi vedere che ancora una volta la conoscenza separa, piuttosto che unire?
Antonio Conte
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