A controllare una concorrenza legittima e leale tra le varie aziende degli Stati Uniti D’America c’è la FTC, una commissione addetta proprio alla supervisione e al controllo delle aziende che concorrono nello stesso mercato. L’ente americano ha avviato un’indagine per vedere se Google stia facendo concorrenza in modo legale o in modo illegale e se sta utilizzano in modo corretto i brevetti standard FRAND acquistati dopo che c’è stato l’accorpamento di Motorola Mobility e per verificare che l’acquisto non sia stato solamente un modo per bloccare e limitare le aziende concorrenti. L’indagine è partita dopo che Google stessa aveva chiesto il blocco di vendita degli iPhone per la violazione di brevetti 3G.
I brevetti FRAND, punto di discussione già in passato, sono considerati delle tecnologie standard ed essenziali e c’è l’obbligo, per chi le possiede, di concederle in licenza senza restrizioni a chiunque ne fa richiesta. Si tratta di brevetti generici che per poter essere utilizzati non hanno blocchi o limitazioni . Ora l’FTC sta valutando la posizione del colosso dei motori di ricerca che a quanto pare si macchiata di una concorrenza illegale e l’utilizzo di brevetti FRAND ( tutti acquisiti dopo l’accorpamento di Motorola) per bloccare la concorrenza.
L’inchiesta si riferisce alla richiesta fatta da Google per bloccare iPad e iPhone per violazione di brevetti 3G e Wi Fi e lo streaming video in H.264 ( brevetti standard da concedere in licenza a basso prezzo e allo stesso per tutti).
Secondo alcuni la FTC non dovrebbe occuparsi di questi problemi perché ci sono altri enti che dovrebbero occuparsene, i presunti brevetti FRAND sono problemi di altro. Un’indagine intanto inizierà anche in Europa su richiesta di Apple e Microsoft che a quanto pare hanno deciso di combattere un nemico comune, ma non solo perché l’azienda californiana e la società di Redmond hanno abbandonato Maps e collaborano anche nell’ambito di iOS.
Intanto in corso c’è un’altra azione legale tra Apple e Samsung, dove la società di Cupertino richiede il blocco delle vendite di Samsung Galaxy S III per via di alcuni violazioni di brevetti che sono proprietà della società con sede in California. Attualmente però il dispositivo dell’azienda sud coreana è già in commercio e non ha ricevuto nessun blocco, anche se è in atto un azione legale , ma non solo contro il colosso asiatico ma anche contro la società Thailandese HTC che a quanto pare si è macchiata di violazione dei brevetti che sono stati accusati anche a Samsung. I brevetti legati riguardano però il mondo Android e dunque sempre contro Google, si tratta di S Voice un servizio molto simile, forse addirittura uguale, a Siri di iPhone 4S, l’assistente vocale Apple.
Staremo a vedere come andrà a finire la cosa e se la società di Cupertino avrà o meno la meglio, intanto che il giudice prende la decisione la Samsung fa la sua concorrenza con Samsung Galaxy S III, ma una violazione di design entra in gioco e fa pensare ad una rimozione dal mercato del iDevice. Attendiamo che la guerra finisca!