Anche Google fa il suo ingresso nel mondo della telefonia mobile e negli ultimi giorni ha presentato Google Fi, l'operatore mobile virtuale (che si appoggia su T-Mobile e Sprint) targato BigG.
Purtroppo per noi europei per il momento è possibile provare Google Fi solo su su invito, solo sul terminale Nexus 6 e solo negli USA ma il clamore che la notizia ha scuscitato, insieme alle strategie classiche di BigG potrebbero far approdare il progetto dal nostro lato dell'Atlantico prima di quanto pensiamo.
L'offerta di Google Fi è sostanzialmente diversa rispetto a quella degli operatori che conosciamo: si parte da un fisso di 20 dollari mensili per chiamate e messaggi illimitati ai quali si aggiungono altri 10 dollari per ogni Gb di traffico dati consumato. Detta così sembrerebbe che Google Fi sia molto più caro degli operatori che abbiamo sui nostri smartphone ma se la dicitura "illimitati" non vi sembra abbastanza considerate che Google fa pagare solo i dati effettivamente consumati, rimborsando quelli che non abbiamo usato: vale a dire che se in un mese consumo 500Mb di traffico, Google Fi mi restituisce 5 euro che posso spendere per usare internet dallo smartphone nel mese successivo.
Stiamo comunque parlando di un progetto che prevede degli standard piuttosto alti per le infrastrutture di rete: Google Fi infatti switcherà automaticamente da una modalità di connessione (LTE o WiFi) all'altra a seconda di quale segnale sia più forte e questo potrebbe essere un problema soprattutto qui in Italia perchè se è vero che le infrastrutture statunitensi sono all'avanguardia, è altrettanto vero che da noi esse sono ridicole.
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