I garanti della privacy di numerosi paesi hanno espresso preoccupazione per la diffusione dei Google Glass, i cosiddetti occhiali a realtà aumentata, e in una lettera alla web company statunitense hanno chiesto una serie di precisazioni.
"Quali informazioni raccoglie Google attraverso i 'Glass'...? Con chi le condivide? Come intende utilizzarle? Come viene garantito il rispetto delle legislazioni sulla privacy? Come pensa Google di risolvere il problematico aspetto della raccolta di informazioni di persone che, a loro insaputa, vengono 'riprese' e 'registrate' tramite i Glass?", dice un comunicato diffuso dall'authority italiana, in cui si annuncia la presa di posizione della Global Privacy Enforcement Network.
"Le Autorità per la privacy, tra le quali il Garante italiano, hanno espresso preoccupazione riguardo all'impatto privacy che può derivare dall'uso dei Google Glass e forti timori sul possibile futuro uso di sistemi di "riconoscimento facciale", dice ancora la nota.
Le authority hanno chiesto a Google "un sollecito riscontro sulle implicazioni della privacy legate allo sviluppo di questa nuova tecnologia e sulle misure che intende prendere per garantire il rispetto della vita privata in tutti i Paesi del mondo".
I garanti lamentano anche di non essere mai stati consultati dall'azienda di Mount View sul progetto degli occhiali.