Attraverso un post sul proprio blog ufficiale, Google ha annunciato che l’applicazione Google Hangouts utilizzerà la connessione P2P quando possibile per effettuare sia le chiamate standard che le video chiamate. Ma che cosa vuol dire ciò? In sostanza i dati caricati e scaricati (in questo caso la nostra voce oppure il filmato) non verranno indirizzati verso i server di Google ma direttamente verso il nostro interlocutore.
Per migliorare la qualità audio e video, le chiamate di Hangouts utilizzano una connessione diretta peer-to-peer quando possibile. In questo modo Hangouts può migliorare l’efficienza, indirizzando la chiamata direttamente alla persona che stai chiamando, invece di trasmetterla attraverso uno dei server di Google.
Nota. La connessione diretta peer-to-peer tra te e l’altra persona rivela l’indirizzo IP di entrambi gli interlocutori. Conoscendo l’indirizzo IP è possibile individuare la posizione approssimativa.
Come potete vedere, ci sono sia lati positivi che negativi. In primis, avremo una migliore qualità delle chiamate ed un minor carico di lavoro per i server (questo è un vantaggio per Google). Tuttavia, attraverso l’indirizzo IP sarà possibile rintracciare in maniera approssimativa la nostra posizione. Considerando che oramai ci sono molte applicazioni che richiedono la nostra posizione al fine di offrirci servizi migliori, crediamo che si tratti di una piccola rinuncia accettabile.
google2016-02-06Lorenzo Spada
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