Google lavorerebbe ad una nuova generazione di batterie

Un piccolo team formato da quattro persone all’interno di Google Labs X  guidato da Ramesh Bhardwaj, ex dipendente della Apple esperto in progettazione di batterie, attualmente insieme alla sua squadra starebbe testando pile di terze parti, alla ricerca di nuove tecnologie che poi la società di Mountain View potrebbe implementare sui nuovi dispositivi come smartphone, tablet ed altro, secondo le rivelazioni del Wall Street Journal.

Google lavora su un concetto batteria flessibile allo stato solido simile al progetto Dyson, un popolare brand di elettrodomestici per la casa noto soprattutto per i suoi aspirapolvere e robot per la pulizia, ha investito 15 milioni di dollari in Sakti3, spin-off dell’Università del Michigan che avrebbe sviluppato una nuova tecnologia per pile ricaricabili che mirano a raddoppiare l’autonomia degli attuali dispositivi a ricarica, dagli smartphone alle auto elettriche.

Queste batterie allo stato solido possono essere utilizzati anche per alimentare i prodotti flessibili e sarebbe persino possibile  impiantarle nel corpo umano. Il progetto potrebbe ritornare utile secondo il rapporto nei Glass di Google.

L’autonomia è una delle questioni più spinose per i produttori di dispositivi, con i nuovi servizi, la batteria diventerà sempre di più un punto cruciale dove le aziende dovranno investire per creare un prodotto performante. La una nuova generazione di batterie andranno a sostituire le attuali al litio.

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