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Google (non) cade dalle nubi

Creato il 26 febbraio 2011 da Xcloud

Google (non) cade dalle nubi

Pare proprio che Google stia puntando molto sul cloud computing, ossia, giusto per debellare l’anglicismo dominante, l’idea, nemmeno troppo innovativa, di spostare il “desktop” e lo storage dei file  dalla nostra scrivania al web.

Ebbene, nella volontà di operare su questo fronte, Google sta lentamente provando a insidiare mercati e settori che, se pensiamo a ciò che era google sino a qualche anno fa, cioè un eccellente motore di ricerca, ha davvero dello sbalorditivo.

L’ultimo (ulteriore) passo in questa direzione si ha con l’introduzione di Cloud Connect per Microsoft Office, ossia uno strumento utile alla gestione ed all’editing dei documenti (fogli di lavoro in Excel, Word, etc…) che la suite Microsoft ha ormai monopolisticamente in gestione da anni.

Certo, i concorrenti non mancano alla suite Microsoft, basti pensare ai pur ottimi prodotti Free come Open Office o Abi Word o agli “specialisti” di alcuni campi quali LOTUS123 e simili.

Tuttavia, la partita in questo caso è differente. La filosofia di Google in questi anni si è dimostrata semplice, efficace e, soprattutto, dannatamente vincente: entrare in un settore in punta di piedi, puntare PESANTEMENTE sulla gratuità dell’offerta, lavorare ad un ritmo forsennato e potenziare giorno dopo giorno la fiducia nei prodotti proposti e fidelizzare gli utenti, anche a scapito di nomi blasonati del settore.Volete un esempio? Ve ne faccio 2: Android (ora Nokia ha un bel daffare per recuperare terreno rispetto al “robottino verde”) e le mappe (3d, street view, etc..).

Sempre la stessa strategia, quindi, in ogni settore d’interesse: puntare, mirare, fuoco. E quasi sempre: centro.

Google (non) cade dalle nubi

Ora, con questa filosofia in tasca e molta buona volontà, come dicevo, Google sta provando a insidiare il trono di sua maestà OFFICE. Un trono solido, un regno nel quale i vari Word e soci sono cresciuti, si sono migliorati, ed hanno trovato una marea di sudditi, che superano abbondantemente i 60milioni.

Ecco, in questo panorama Google sta provando ad attirare l’attenzione di questi “sudditi” verso un prodotto che, compatibile con i documenti creati con Office 2003, 2007 e 2010, permette di spostarli su Web e di poterli usare ed editare ovunque, senza essere vincolati alla scrivania di casa ed alla suite Office.

Eh già, perchè il nocciolo della questione è proprio questo. Lo scopo, nemmeno troppo celato, è esattamente quello di indurre una buona fetta di utenza a provare Google Docs, lo strumento per gestire i documenti “in” web, creato da Google.

Certo, il progetto, come dicevo poco fa, è tipicamente Google, nel senso che sta muovendo piano piano i proprio passi. Ad oggi non vi è una eccelsa qualità nel prodotto e DIFFICILMENTE qualcuno abbandonerà Office, tranne se proprio e del tutto impossibilitato a fare altrimenti.

Tuttavia, anche questa  strada è aperta… e Google ha deciso di percorrerla sfidando il re.

Ed il re, considerato il pretendente al trono, farà bene a valutare per bene il da farsi. Il trono è solido, perchè negli anni Microsoft ha reso davvero ben fatta ed accurata la sua famiglia di prodotti dedicati al mondo “ufficio”… Tuttavia, proprio come una delle interpretazioni del titolo che ho scelto per questo articolo suggerisce…  E’ il caso che Microsoft apra bene gli occhi.. e non si trovi davvero, d’un tratto, come nel famoso film del comico pugliese… a “cadere dalle nubi”


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