Lo scorso Dicembre, l’analista Gene Munster aveva determinato che l’assistente vocale di Apple, ovvero Siri, fosse più accurato nella comprensione dei comandi vocali che gli venivano impartiti rispetto alla controparte Google Now. In un recente test però, questi risultati si sono completamente ribaltati, segno che Google ha lavorato duramente per cercare di migliorare notevolmente il riconoscimento vocale.
Nonostante sia stata declassata alla seconda posizione, Siri sta aumentando considerevolmente il numero di risposte vocali che è capace di dare senza effettuare una ricerca su internet. Ricordiamo che Siri non sfrutta più Google come motore di ricerca ma si affida a Bing. La capacità di relazionarsi maggiormente con l’utente, fa si che l’assistente vocale venga realmente utilizzato, altrimenti gli utenti effettuerebbero manualmente una ricerca online, risparmiando anche tempo.
Tornando a parlare del test, esso si è svolto attraverso 800 domande effettuate da Munster riguardanti cinque settori diversi: informazioni locali, navigazione, cultura generale, economia e comandi.