Esattamente il giorno dopo il lancio del nuovo modello di sottoscrizione di Apple, Google rivela il proprio sistema di pagamento dedicato al mondo editoriale con specifico riferimento a giornali e pubblicazioni periodiche.
Dalle pagine del blog ufficiale dell’azienda di Mountain View, Lee Shirani, director, business product management, di Google Commerce, ne spiega i principi basici del funzionamento stressando le differenze rispetto alla proposta di Steve Jobs.
Google One Pass consente agli editori di far pagare i propri contenuti per le distinte versioni sul web, su smatphones e tablets. Gli editori tratterranno per se il 90% dei ricavi lasciando a Google il 10%, contro il rapprto 70 – 30 proposto da Apple.
Ancora più importante la flessibilità del sistema proposto che offre numerose opzioni con la possibilità di regalare i contenuti digitali ai sottoscrittori delle pubblicazioni in formato cartaceo tradizionale e di proporre opzioni “freemium”.
One Pass dunque, si propone fondamentalmente come piattaforma di pagamento lasciando agli editori, ai proprietari dei contenuti, il controllo delle dinamiche commerciali e di ciò che di più prezioso esiste: la relazione con l’utenza.
Disponibile in 7 nazioni tra cui l’Italia rappresenta certamente una possibilità decisamente più adeguata alla esigenze del comparto editoriale rispetto a quella proposta dall’azienda di Cupertino.
Restano irrisolte le problematiche relativamente alla scarsa disponibilità dell’utenza, salvo rare eccezioni, al pagamento e la piattezza complessiva delle proposte realizzate sin ora in ambito digitale.