Google Panda

Posted by Massimo Fissore maggio 7, 2011

Google cambia l’algoritmo di ricerca e rende difficile la vita ai S.E.O., che dovranno rivedere le tecniche di ottimizzazione, basta blog con contenuti di bassa qualità, brevi e parole chiave a gogò, ora sono premiati, i blog con contenuti di qualità, lunghi abbastanza e con poche parole chiave.

Perchè questo!!!!!!

Il precedente aggiornamento dell’algoritmo di Google del 2009 era chiamato “Caffeine” ed è servito per migliorare notevolmente il processo di indicizzazione di Google aumentandone la velocità di ricerca.

Negli anni passati, lo spam era riconosciuto facilmente da Google, in quanto molti testi avevano parole prive di senso e di significato e venivano utilizzate quantità abnormi di parole chiave “anche nascoste”, in modo tale da confondere lo spider, ma l’introduzione dell’algoritmo “Caffeine” a messo fine all’indicizzazione di siti spam.

Ora però, sorge un’altro problema, quello di premiare di più i blog con contenuti di qualità e “Caffeine”, non era in grado di fare queste distinzioni, per questo è stato studiato un’algoritmo nuovo, chiamato “Panda“, dal nome dell’ingegnere che l’ha ideato, che secondo gli ingegneri di Google, dovrebbe mettere ordine nel suo immenso database e premiare di più i contenuti di qualità, staremo a vedere.

Come viene definito e da chi un testo di qualità bassa “scarso”

Google come ben sai si avvale dei suoi spider “robots” che controllano i contenuti di tutti i siti e blog che vi sono sul web e l’algoritmo, li inserisce nel database in una classifica particolare, nel caso di “Panda“, favorendo i contenuti rispetto alle parole chiave, ma per far questo si avvale anche dei “Quality raters” in carne ed ossa, tramite un set di domande ben definite, vediamole:

• Elementi di una pagina in base ad una specifica ricerca che analizzano i Quality raters:
• Contenuto della home page del sito o blog aggiornato e di qualità
• Attinenza degli argomenti cercati su Google
• La pagina dev’essere completa, senza parti mancanti
• Il contenuto non dev’essere datato
• La pagina non deve risultare mancante
• Il sito dev’essere raggiungibile
• Eventuali problemi di accesso errori “403-404″ o problemi al database
• Verifica delle pagine protette da password
• Problemi di codifica dei caratteri
• Lingua del contenuto, dev’essere attinente a quella dell’utilizzatore
• Contenuti vietati ai minori
• Pulizia del codice HTML
• Voto complessivo secondo il Quality raters
• Presenza di spam “troppa pubblcità e considerata spam”

I Quality raters, sono persone che lavorano da casa in via temporanea, che con appositi moduli, stilano le risposte e le inviano a Google, questi lo facevano già con “Caffeine”, ma con “Panda”, le schede da compilare, sono più complesse, e portano risultati diversi.

Ma quando sarà in funzione Google Panda?

Google, ha fatto partire, l’aggiornamento al nuovo algoritmo “Panda“, sul mercato Americano il 24 febbraio 2011 e dall’11 aprile, ha esteso questo algoritmo a tutti i siti del mondo in lingua Inglese.

Al momento quindi, non è ancora arrivato in Italia, ma arriverà presto, conviene controllare il proprio sito o blog, in base alle domande sopra e adeguarsi al nuovo algoritmo “Panda”, per non essere penalizzati e non crediate che Google scherzi, in America molti siti che prima erano ben posizionati sul motore, adesso si trovano con meno visibilità, con conseguente perdita di denaro.

Sono arrivate le prime lamentele di chi è stato penalizzato con l’avvento del nuovo algoritmo e non sono piacevoli, i siti di e-Commerse, sono i più penalizzati nel regno unito.

A tal proposito, sentiamo Davide Pozzi, autore del TagliaBlog:

Il Panda update, può penalizzare interi siti web, anche se contengono solo in parte contenuti ritenuti di scarsa qualità, conviene rimuovere dai blog quelli di qualità scadente per beneficiare in termini di posizionamento con il nuovo algoritmo.

Robin Good, fondatore ed editore di www.masternewmedia.org, nel campo della comunicazione è un vero punto di riferimento per gli appassionati e dice a riguardo di “panda”.