Google può disattivare a distanza la sequenza di protezione del telefono
Creato il 24 novembre 2015 da Trescic
@loredanagenna
Sta facendo discutere, il documento scovato in rete da The Next Web e proveniente dall’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan nello stato di New York. Secondo la relazione, le autorità statunitensi possono costringere Google a sbloccare in remoto gli smartphone dei relativi sospettati, rendendo inutile la protezione dei dati teoricamente garantita da PIN e password su questi dispositivi. A questo riguardo, Google ha prontamente chiarito nelle scorse ore che il tipo di blocco aggirabile con questo sistema è solamente uno: quello relativo alla sequenza da tracciare con il dito sulla griglia di 3×3 punti.
La relazione prosegue indicando come la casa di Mountain View abbia iniziato nei mesi scorsi a implementare sui suoi dispositivi la crittografia completa delle informazioni per impostazione predefinita, ma solo su alcuni degli smartphone con Android 5.0 Lollipop come quelli della serie Nexus. Gli altri modelli non sarebbero sempre in grado di sostenere il carico di lavoro in più richiesto al sistema per gestire il livello di protezione aggiuntivo.
Su questi dispositivi perfino Google non ha potere, ma si tratta di una ristretta minoranza sul totale: il 74% dei prodotti Android attualmente in uso è ancora fermo a una versione precedente del sistema operativo, magari con l’opzione presente tra le impostazioni, ma non attiva.
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