Google ha diffuso oggi i dati finanziari relativi al primo trimestre del 2012, Q1, e sembra il colosso di Mountain View stia andando alla grande: +60% rispetto allo scorso anno, 10,65 miliardi di dollari di fatturato e 2,89 miliardi di dollari di utili
Google ha fatto registrare forti utili nel primo trimestre del 2012, come si legge dai dati diffusi con un comunicato relativi al Q1, con utili in crescita del 60% rispetto allo scorso anno, 2,89 miliardi di dollari e con ricavi lordi cresciuti del 24%, 10,65 miliardi di dollari. Google ha anche annunciato un due-per-uno di stock di azioni, con dividendi one-off, non più ripetibile, per gli azionisti esistenti, situazione questa, assicurano da Google, non cambierà la governace esistente.
Dopo aver pagato 2,5 miliardi di dollari di “costi di acquisizione di traffico” (TAC) a società che portano il traffico al sito, i ricavi di Google sono stati pari a 8,14 miliardi di dollari. Il costo-per-click (CPC), l’importo medio che Google riconosce agli inserzionisti quando gli utenti cliccano su un annuncio – è sceso per il secondo trimestre consecutivo, del 6%, e cala del 12% su base annua. Questo potrebbe significare uno spostamento degli utenti verso il Mobile piuttosto che accedere dal desktop, riflettendo la crescita del mercato degli smartphone, in particolare di Android, il sistema operativo mobile di Google.
La quasi totalità dei ricavi di Google proviene dalla pubblicità, poco più del 96%, rispetto al 97% un anno fa. E gli Stati Uniti restano il mercato dominante per il collo della web search, ossia il 46% dei ricavi; il paese successivo è il Regno Unito, dove Google ha generato 1,15 miliardi di dollari, 11% dei ricavi totali.
Parlando dopo i risultati, Page ha evitato le domande degli analisti sul fatto se Google produrrà il suo tablet per competere con l’iPad di Apple. Page è sembrato comunque avallare l’ipotesi di un tablet in modo da competere con il Kindle di Amazon, che già utilizza una versione di Android, piuttosto che nella fascia più alta dove domina Apple.
Larry Page ha anche chiarito che, nonostante le continue cadute di valore del CPC “il nostro business è sano”, e che il calo è stato dovuto ad una combinazione di tassi di cambio, la crescita del mobile e dell’iPad diella Apple. Ha anche voluto chiarire che il sistema della pubblicità su Google non è in crisi:
Se non altro, CPC inferiori offrono un miglior ritorno sulla spesa pubblicitaria. Si tratta di un costo inferiore così da garantire un migliore ritorno sugli investimenti per gli inserzionisti”
Page ha poi rifiutato di dare dati concreti sul numero di persone che usano direttamente Google+, il social network di casa Google che di recente ha subito una modifica nella grafica e nelle funzioni. Chissà perché?