Questo è il primo articolo di Kurenai Blog il quale si propone come fonte di interessanti notizie sul mondo della tecnologia. In questo immenso mare di siti tutti identici, con le stesse identiche notizie più sembrare superfluo inserirne un ulteriore. Secondo me ovviamente non è così dato che spesso, le notizie che più trovo interessanti, non vengono nemmeno prese in considerazione da quelli che sono i blog, o comunque i portali, più importanti del settore. Inoltre ognuno ha il proprio valido punto di vista che per forza di cose difficilmente sarà uguale a quello di un altro individuo.
Settembre, pur essendo il mese più noioso e più difficile da affrontare si è rivelato, dall’altro lato, molto ricco di notizie sulla tecnologia. Ultimamente si parla del nuovo social network di Google chiamato Google+. Ancora è incerto il suo destino ed il ruolo che occuperà nello sterminato settore dei social network. Infatti c’è chi sostiene che entro un anno questo potrebbe diventare il secondo social network al mondo ma, cifre alla mano, si è notato che il numero di utenti che ancora lo utilizzano sta scendendo notevolmente.
Questo potrebbe essere anche dovuto al fatto che Google+ non è ancora ufficialmente aperto al pubblico ma soltanto ad un ristretto numero di utenti invitati. In ogni caso Google ha già lanciato le prime API, ossia delle interfacce per lo sviluppo di applicazioni basate su Google+. Queste API sono incentrate sulla parte pubblica del social network. Sarà infatti possibile leggere soltanto quello che è stato condiviso pubblicamente dagli utenti. Le API sono standardizzate e non rivoluzioneranno il modo di sviluppare applicazioni come accade con altre piattaforme del genere. Gli strumenti saranno infatti i soliti OAuth 2 per la sicurezza degli accessi mentre le richieste e le risposte verranno fornite attraverso RESTful HTTP e gli xml JSON, rispettivamente. Sarà inoltre possibile scrivere applicazione con i linguaggi Java, GWT, Python, Ruby, PHP, e .NET.
Questa potrebbe anche essere una piattaforma per lo sviluppo di giochi. Ma starà alla fantasia degli sviluppatori l’onere di inventare nuovi progetti basati su questo nuovo servizio di Google.