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Google volta pagina, si trasforma in Alphabet. Quali saranno i cambiamenti con la nuova struttura societaria?

Creato il 11 agosto 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

E’ stata annunciata una nuova struttura societaria che separa l’attività di ricerca sul web, YouTube e le altre divisioni internet da quelle di sviluppo e investimento. Ciò prevede la nascita di una nuova holding: “Alphabet”. Le azioni Google verranno trasformate alla pari in azioni della nuova società. Larry Page, già amministratore delegato di Google ricoprirà lo stesso ruolo nella nuova società, mentre il cofondatore Sergey Brin sarà presidente ed Eric Schmidt il presidente esecutivo. Le azioni di Google sono cresciute di valore di oltre il 5 per cento oggi dopo l’annuncio.

(zdnet.com)

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Da “Google” a “Alphabet”: la trasformazione. “La nostra società funziona bene oggi, ma riteniamo che possa essere migliore. Per questo creiamo una nuova società, chiamata Alphabet, che sarà una ‘collezione’ di società, la maggiore delle quali è Google. Ma questa nuova Google è un po’ dimagrita, con le società che si occupano di altro rispetto ai prodotti internet che saranno contenute in ‘Alphabet’”, sottolinea Page. L’ex CEO di Google precisa inoltre che Alphabet Inc sostituirà Google Inc come società quotata. Le azioni Google verrano trasformate in azioni Alphabet, con gli stessi diritti. Ruth Porat, inglobato dalla società di Google a marzo, diverrà infatti diretto finanziario delle due società. Nonostante venga fondata Alphabet, Google continuerà ad esistere, rimanendo il cuore del gruppo, ma restringerà il cerchio alle attività più importanti: il motore di ricerca sul quale sono state costruite le fortune del gruppo di Mountain View, YouTube, il sistema operativo Chrome e la piattaforma Android.

Alphabet: nuova organizzazione. La società si chimerà Alphabet. E’ ancora una volta Page a spiegare la scelta del nome: “E’ una collezione di lettere che rappresentano il linguaggio, la più grande innovazione dell’umanità”, sottolineando la fiducia che impiega in questa nuova organizzazione finanziaria. Google diventerà la più importante controllata di Alphabet, mentre prima la società comprendeva il motore di ricerca e molti altri progetti, anche in settori diversi; oggi questi settori avranno una loro specifica dirigenza restando separate dal motore di ricerca e tutte le società saranno controllate da Alphabet. Google X, per esempio, o Nest, i suoi progetti sanitari, o quelli sulle automobili, saranno gestite direttamente da Alphabet separatamente dal motore di ricerca. Alphabet diverrà anche il nome della società per investire e comprare azioni in borsa, sostituendo quindi Google.

Alphabet: i gestori. Ogni società avrà il proprio CEO. Larry Page, già amministratore delegato di Google ricoprirà lo stesso ruolo nella nuova società, mentre il cofondatore Sergey Brin sarà presidente ed Eric Schmidt il presidente esecutivo. Google avrà un nuovo amministratore delegato: Sundar Pichai, l’uomo che già da anni gestisce lo sviluppo dei prodotti di Google. E’ lui il personaggio emergente di questa riorganizzazione finanziaria, in cui tutti ripongono molta fiducia. “Da un bel po’ di tempo a questa parte Sundar dice cose che direi anche io, e a volte le dice meglio”.

Perché all’improvviso questa decisione azzardata? Si tratta forse di una strategia per acquisire e cedere più rapidamente società? O per gestire al meglio le diverse attività secondo le opportunità del momento? Pura finzione aziendale? Questi sono solo alcuni dei dubbi degli investitori che chiedono maggiore trasparenza sulla questione. Per ora i fondatori di Google rispondo così: “Google non è una società convenzionale. E non vogliamo che lo diventi. Abbiamo fatto cose che sembravano da pazzi allora. Molte di queste cose hanno ora più di un miliardo di utilizzatori, come Google Maps, YouTube, Chrome e Android. E non ci siamo fermati. Stiamo ancora tentando di fare cose che altri pensano siano da pazzi e delle quali noi siamo molto contenti”. Dalle dichiarazioni dei due non appare nessuna risposta concreta. Sul mercato finanziario si parlerà ancora per mesi della decisione presa da Larry Page e Sergey Brin.


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