Il biliardino sgangherato di Campanella
Cinema a misura di biliardino, Goool! si rivela un’animazione complessa e soddisfacente, ma che pecca nella costruzione di una vicenda realmente accattivante.
Amadeo è un ragazzo timido con una grande passione per il calcio. Difatti passa le sue giornate al bar del paese sfidando chiunque a calciobalilla, del quale è un campione indiscusso. Un giorno sfida e sconfigge un giovane bullo incapace di perdere, che una volta cresciuto vuole ottenere la rivincita, nella quale sarà coinvolto l’intero paese.
Regista di Il segreto dei suoi occhi e vincitore del premio Oscar per il miglior prodotto straniero (per il medesimo film), Campanella porta sullo schermo cinematografico la sua passione e lo fa con candida ingenuità. Difatti Goool!, se dapprima si presenta in modo accattivante, progressivamente diventa sempre più stiracchiato, esile e scontato. Si aspetta per troppo tempo un’evoluzione della vicenda, un qualcosa che non releghi Goool! a mero esercizio di stile. Tuttavia si assiste solo a un’appassionata e accorata ostentazione di un hobby giovanile. Una favola semplice e morale che non regge il confronto con le grandi major di produzione animata e che evidenzia un 3D posticcio. Seppur il divertimento è assicurato in qualche sequenza (il sorriso abbonda), Goool! non riesce a mantenere un equilibrio coinvolgente, sfociando spesso in buchi narrativi e ridondanze facilmente prevedibili.
Trascinandosi in direzione di un finale banale e poco soddisfacente, Goool! misura la passione per il calcio in modo accurato e questa particolarità passa attraverso la quarta parete, ma non basta. L’impressione di fondo è che il prodotto, battente bandiera albiceleste, sia una gigantesca operazione commerciale in vista dei mondiali in Brasile. Di conseguenza la domanda che sovviene immediatamente è la seguente: ma il film diretto da Campanella avrebbe trovato una distribuzione soddisfacente se fosse stato girato in un altro anno? La risposta è semplice: probabilmente no. Ed è un vero peccato perché l’incipit (il calciobalilla è un must in Italia ed è sempre stato una metafora della condivisone sportiva) appare interessante e di facile fruizione.
Uscita al cinema: 29 maggio 2014
Voto: **