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Gorbio, un village pérché.

Creato il 19 settembre 2012 da Enricobo2

Gorbio, un village pérché.
Un altro consiglio per un pomeriggio da passare lontani dalla spiaggia, se non ne potete più di sole e di acqua salata. Per chi è in zona dunque, ecco Gorbio, uno dei tanti paesini arroccati in posizioni a nido d’aquila, appena a ridosso della costa. Per una stradina di otto chilometri, partendo da Mentone, che risale una valle all’apparenza solitaria e selvatica, tra pini, olivi e macchia mediterranea, tra rocce incombenti e scoscesi strapiombi,  arriverete sullo sperone roccioso su cui è abbarbicato un gruppo di case il cui colore quasi si confonde con la roccia, se siete controsole. Nella piazzetta che vi accoglie al limitare del paese, fa bella mostra di sé, un olmo tricentenario piantato nel 1713 in occasione del trattato di Utrecht, con il quale tutta la regione veniva passata al regno di Savoia. Ti avventuri per le stradine coperte, tra le case con le piccole finestre e le facciate corrose dal tempo, nel dedalo dei vicoli, scansando gli anziani che lungo le ripide scale giocano alle tradizionali bocce quadre (eh se no sarebbe un bel problema, rincorrerle giù fino al mare) fino ad arrivare alla chiesa che compare all’improvviso dietro un angolo e alla cappella dei penitenti neri. Poi proseguendo nel labirinto di viuzze arrivi al punto più alto del paese, alla torre Lascaris, il palazzotto fortificato (ce ne sono già tracce nell’anno 1000) dove dal sommitare potrai godere di un panorama di tutta la costa davvero impagabile, che nelle giornate più chiare arriva fino al promontorio di Bordighera. Volendo potrete anche ritornare a piedi (è tutta discesa, ehehehe).
Gorbio, un village pérché.
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