Górgo
Latino volgare gurgu(m) ‘gola, voragine’, per il classico gurges -gitis.
Sostantivo maschile [plurale gorghi].
1. Il punto in cui il letto di un corso d’acqua si abbassa improvvisamente, formando cavità di piccole dimensioni.
(estensione) Il vortice, il mulinello che l’acqua forma in quel punto.
(disusato) I gorghi del cuore: i ventricoli.
2. (figurato) Vortice, abisso morale che travolge: non buttiamo già in un gorgo senza fondo / le nostre vite randage (Montale).
(figurato, letterario) Gettarsi nel gorgo dei vizi: abbandonarsi a una vita dissoluta.
3. (poetico) Fiume: e tu, corrente e chiaro gorgo (Petrarca).
Una (parola) giapponese a Roma
Heap [hip]
Voce inglese, propriamente ‘mucchio, cumulo’.
Sostantivo maschile invariabile.
(informatica) Parte della memoria in cui un programma memorizza temporaneamente dati le cui dimensioni non possono essere valutate fino a quando l’applicazione non è eseguita.
Tempo fa ci scrisse Ilperozzi a riguardo di un modo di dire che aveva trovato sulla Parolata.
— "Il verbo solere si usa praticamente solo più nella locuzione "come si suol dire"."
Ma che significa "si usa praticamente solo più"? Forse si intende "usa ormai solo"? —
Il nostro lettore ha ragione, la locuzione "solo più" è un regionalismo piemontese che deriva direttamente dal dialetto, non è corretto in italiano e il significato è "ancora soltanto" oppure, appunto, "ormai solo".
Compro a una bancarella alcuni bigliettini di auguri natalizi prodotti in una comunitaà di ex tossicodipendenti. All’interno di ognuno una frase simbolica del Vangelo.
In uno la frase era: "Dio si è fatto come noi".
Di Berilio Luzcech.
Tommaso Feleri! Chi era costui?
Terzo indizio
In conseguenza di questo avvenimento infausto viene arrestato, a causa della sua ingenuità, e viene richiuso in un manicomio. Ma esagera un po’ a vantarsi della sua idiozia, e questo lo porta ad essere rilasciato.