![GOSCINNY GOSCINNY](http://m2.paperblog.com/i/206/2062781/goscinny-L-iaH2Ii.jpeg)
Asterix è stato il mio primo eroe dei fumetti. Del resto, e qui mi rivolgo a chi ha più o meno la mia età, come si poteva restare indifferenti davanti alle edicole di una volta, piene di albi bianchi che dietro bellissime copertine e titoli fantasiosi celavano avventure indimenticabili? Quando avevo otto o nove anni mi fu regalato Asterix e il duello dei capi e naturalmente fu amore a prima vista. Chi mi conosce sa che ho una certa tendenza a collezionare, che si tratti di dischi, libri, fumetti o quant'altro. Asterix non sfuggì alla regola, e nel corso degli anni arrivai ad acquistare tutte le sue storie, cercando, quando possibile, di accaparrarmi le prime edizioni. Oggi la serie completa è su uno scaffale di casa mia, ma non si limita a fare bella mostra di se, perché ogni tanto pesco un albo dalla fila e me lo leggo come fosse la prima volta. Così, ancora una volta, mi ritrovo al cospetto di Cleopatra e del suo adorabile nasino, rincorro un paiolo pieno di sesterzi, rubo gli allori di Giulio Cesare e mi spingo fino alla lontana e sconosciuta America. Tutto questo grazie alla fervida immaginazione di René Goscinny, tradotta in splendidi disegni da Albert Uderzo. Lo scorso 5 novembre ricorreva il 36° anniversario della prematura scomparsa di Goscinny e mi sarebbe piaciuto ricordarlo quello stesso giorno. Poi, come spesso accade, mi è passato di mente. Allora lo faccio adesso. Senza parlare del baffuto protagonista di decine di avventure, di Obelix e Idefix, del bardo che suona male e del druido inventore della pozione magica. Insomma, senza passare in rassegna gli abitanti di un villaggio che resiste ancora e sempre all'invasore. Magari lo farò un'altra volta, oggi ci tenevo a ricordare un grande autore di fumetti, uno di quelli in grado di liberare la fantasia di chi legge.