Gosford Park: upstairs and downstairs prima di Downton Abbey

Creato il 27 febbraio 2012 da Lalenene @Irene_Marziali

Forse molti di noi che hanno seguito - e continueranno a seguire - la serie televisiva "Downton Abbey" ( che vi abbiamo presentato QUI )  non sanno che i suoi creatori si sono ispirati ad un grande film del 2001: Gosford Park.
Il famoso "narratore" di Hollywood Robert Altman ricrea in questa sua raffinata pellicola, premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale, l'atmosfera che aleggiava sulla contraddittoria e diseguale società inglese degli anni '30. Egli ci fa strada in questo mondo fra lusso, relazioni sbagliate, matrimoni infelici contratti per comodo, inflessibili piramidi sociali e intrighi o misteri familiari.
TRAMA Nella bellissima tenuta di campagna di Sir William McCordle e della moglie Lady Sylvia si riunisce per il weekend un'eclettica compagnia mista di amici e parenti, tutti più o meno nobili. Un famosissimo attore di Hollywood ( anzi due...), un produttore cinematografico, una non più giovane contessa, un eroe reduce della Prima Guerra Mondiale con la moglie, Upstairs, fanno trottare e sconvolgono il sereno tran-tran della popolazione Downstairs. Tutta la servitù, infatti, si mette all'opera per mettere a proprio agio gli ospiti, nonché i loro valletti personali che si inseriscono, loro malgrado, nella rigida gerarchia della seconda famiglia di casa.
CATEGORIA FILM Il film sarebbe un giallo, giacché nella grande villa si consuma un omicidio, eppure da subito si comprende che esso appare come un semplice pretesto. Il sapore è quello retrò della ironica commedia britannica in costume.
CAST

Michael Gambon - Sir William McCordle, il padrone di casa

Kristin Scott Thomas - Sylvia McCordle, la padrona di casa

Emily Watson - Elsie, la capocameriera

Helen Mirren - Mrs Wilson, la governante


Stephen Fry - l'ispettore Thompson che indaga sull'omicidio

Clive Owen (!!!!!) - Robert Parks, valletto

Maggie Smith - Lady Trentham e Kelly MacDonald - Mary, la sua cameriera personale

Da sx in basso: Bob Balaban - produttore americano Morris Weissman; Jeremy Northam - attore di Hollywood Ivor Novello; Tom Hollander - Antony Meredith ed infine Camilla Rutherford - Isobel McCordle, la figlia del padrone di casa.

Eileen Atkins - Mrs Croft, la cuoca

E poi abbiamo Charles Dance ,Claudie Blakley, Laurence Fox Geraldine Somerville, Natasha Wightman, James Wilby al piano di sopra e Alan Bates, Richard Grant, Derek Jacobi e Sophie Thompson al piano di sotto.
CONSIDERAZIONI In questo film si può sentire il profumo di cambiamento che doveva certamente esserci alla fine della Guerra negli ambienti aristocratici, nel quale erano costretti a convivere i membri di due generazioni, che non avrebbero potuto essere più diverse. Da una parte la vecchia nobiltà, rappresentata dalla contessa Lady Trentham, che non vuole abituarsi alle innovazioni che le presenta questo mondo in evoluzione e che cerca disperatamente di rimanere attaccata, agganciata ai propri privilegi ma soprattutto alla propria mentalità. Scena emblematica è una delle prime quando, dal retro della carrozza, Lady Trentham fa fermare l'autista per chiedere aiuto alla sua giovane cameriera personale:
"Aiutami...è complicato questo oggetto, non riesco a farlo funzionare " le dice, parlando di un thermos!!!
Dall'altra parte la nuova generazione, che ha vissuto attivamente la Guerra e che si rende conto, pur rimanendo aristocratica, di quanto i tempi siano inevitabilmente cambiati: la servitù resta arredamento della casa ( ancora è presto...) ma ci si rende conto che un attore non è da disprezzare più di un nobile solo perchè "lavora".
E' bello anche il gioco sapiente che Robert Altman fa nel film dei tempi: quanto la camera si trova Upstairs, infatti, i tempi sono allungati e le azioni rallentate per rendere al meglio l'ozio e l'inattività quasi totale che regnava nel mondo dei Padroni, almeno in contrapposizione a quello della loro servitù; spostandosi Downstairs, invece, la camera si muove velocemente, i personaggi agiscono tutti contemporaneamente e con movimenti molto rapidi, così da trasmettere l'agitazione e la fretta che rapiva giorno dopo giorno gli abitanti del piano di sotto. Cenavano in 20 minuti o fra una portata e l'altra!
E' ben rappresentato anche il sostanziale disprezzo che la servitù provava per i propri padroni, mascherata tuttavia dietro una patina di obbedienza e sottomissione che era loro imposta dalla professione e dal gradino sociale di appartenenza. Praticamente tutto il tempo libero a loro disposizione assolti i loro doveri era dedicato alla critica dei ricconi che camminavano sulle loro teste.
E proprio sulla descrizione della vita al piano di sotto questo film è efficace e chiarificativo - come lo sarà poi il successivo Downton Abbey. Ho imparato, ad esempio, che in alcune case ( a discrezione del maggiordomo e della governante ) per praticità si appellava il valletto dell'ospite Mr X con il cognome del proprio padrone, quindi nelle occasioni informali - quando non erano presenti i padroni, gli ospiti o comunque altri che non fossero membri della servitù di casa - il valletto veniva chiamato Mr X. Questo per non fare confusione, e non c'è da stupirsene visto che la famiglia poteva accogliere insieme MOLTI ospiti e che ogni ospite aveva almeno al proprio seguito un valletto/una cameriera personale.
E' interessante anche notare come la coesione fra la servitù di casa e quella personale degli ospiti costituisse un problema abbastanza rilevante: i secondi intralciavano il lavoro ai primi, era necessario spiegare loro tutte le consuetudini della casa ed il metodo che si seguiva nella distribuzione delle mansioni e quant'altro. Era forse più complessa e rigida la gerarchia all'interno della servitù piuttosto che all'interno dell'aristocrazia.
Consigliatissimo, insomma, a chi ha apprezzato Downton Abbey in particolare ma, più in generale, a tutti coloro che hanno voglia di farsi trascinare nell'atmosfera british di una tenuta anni 30.
Voto: 7
Con affetto,  Irene


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