Gosick: Recensione Anime

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Quante volte vi è capitato di trovare qualcosa che, dopo una prima impressione iniziale non esaltante, restate stupefatti delle emozioni che invece è riuscito a trasmettervi? Sì non sto facendo giochetti, Gosick rientra proprio all’interno di questa categoria.

Ma prima di iniziare a dare giudizi su quest’opera facciamo le solite precisazioni tecniche.

Gosick (ゴシック) nasce come light novel nel 2003, mentre il primo episodio della trasposizione animata è molto più recente, cioè nel Gennaio del 2011. Cosa curiosa è che l’anime è finito poco prima che uscisse l’ultimo volume della light novel. Ne è stata fatta anche una versione manga che però ancora non è stata completata.

Le vicende si svolgono in un Europa del 1924, dieci anni dopo la “Grande Guerra” (la prima guerra mondiale), però si tratta di un passato alternativo dove esiste un influente nazione situata vicino le alpi, tra l’Italia e la Francia, chiamata Saubure. Qui vi è una famosa accademia in cui arrivano studenti da tutte le parti del mondo.

Come il nome stesso suggerisce, le atmosfere sono in stile gotico, soprattutto la protagonista che porta spesso abiti con pizzi e merletti, caratteristici di questo stile.

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Sinossi

Kazuya, terzo figlio di un soldato dell’imperatore giapponese, riesce ad entrare nella prestigiosa accademia di St. Marguerite di Saubure, un’accademia piena di misteri e di leggende. Una di queste parla di uno straniero che arriverà in primavera e porterà con se la morte, ed essendo lui arrivato proprio a primavera, ed avendo dei capelli ed occhi neri (a quanto pare in questa Europa è un colore di capelli raro…), viene definito il “Nero Tristo Mietitore” (nei dialoghi viene usato il termine shinigami, cioè dio della morte).

Diventa quindi per lui difficile fare delle amicizie, ma poco dopo, andando in biblioteca, incontra la “Fata dorata dell’alta torre”, un’altra leggenda dell’accademia. Questa fata non è altri che Victorique, una ragazza minuta che sembra quasi una bambola.

Victorique possiede un’intelligenza incredibile, in grado di risolvere qualunque caso le venga posto in pochi istanti. Però ha un grande problema, non le è permesso di abbandonare la torre, ecco perché passa intere giornate all’interno della biblioteca a leggere libri.

Grazie però alla caparbietà di Kazuya riesce ad avere un permesso per poter uscire, fatto che causerà una serie di eventi che coinvolgerà i due al centro di un grossa lotta di potere.

Personaggi

Kujō Kazuya (久城一弥, voce: Eguchi Takuya): Kazuya è il terzo figlio di un soldato dell’imperatore giapponese, ed essendo in competizioni con i suoi ben più dotati fratelli maggiori decide di impegnarsi nello studio e grazie a questo ha avuto l’onore di poter studiare all’estero. La prima volta che vede Victorique la scambia per una bambola, col tempo i due riescono a diventare buoni amici. Ha un carattere forte e deciso, un grande senso dell’onore, coraggioso e ha molti modi da gentiluomo, è l’unico che riesce a sopportare la cocciutaggine di Victorique.

Victorique de Blois (voce: Yūki Aoi): figlia del marchese de Blois nata come figlia illegittima è sempre vissuta rinchiusa, prima in una cella, ora nella torre dell’accademia. Fisico minuto, viso e pelle da bambola e abiti fitto di pizzi e merletti sono le caratteristiche più evidenti;estremamente intelligente, lingua pungente, arrogante, capricciosa e insensibile, sono invece le caratteristiche che si scoprono dopo averla frequentata un po’. Conosce benissimo come è venuta al mondo e non si preoccupa di nasconderlo. Con l’andare avanti della storia però escono fuori le sue debolezze, dimostrando di essere dopotutto solo un povero uccello in gabbia che ha conosciuto il mondo solo dai libri.

Grevil de Blois (voce: Kiuchi Hidenobu): figlio legittimo del marchese de Blois e quindi fratellastro di Victorique è un detective della polizia locale. Non essendo capace e acuto come la sua sorellastra, spesso chiede aiuto a lei nel risolvere i casi, ma lo fa parlando indirettamente attraverso Kazuya. Tiene una capigliatura alquanto strana e stravagante. In realtà anche lui non è altro che vittima del padre.

Avril Bradley (voce: Shitaya Noriko): Anche lei è una studentessa dell’accademia, arrivata dall’Inghilterra, ma a differenza di Kazuya lei riesce facilmente a farsi degli amici. Quando è arrivata ha avuto la sfortuna di essere presa prigioniera da un ladro che prendendo il suo posto si è intrufolata nell’accademia. Salvata da Kazuya si infatua di lui.

Ulteriori personaggi sono importanti all’interno della serie ma mi limito ad indicarne solo i nomi per non svelare ulteriori dettagli della trama: il marchese Albert de Blois il padre di Victorique, Cordelia Gallo la madre di Victorique, Brian Roscoe un mago dai capelli rossi.

Giudizio

Prima di parlare del giudizio vorrei fare una breve premessa, io vivo una sorta di amore e odio per lo stile gotico. Ogniqualvolta mi trovo davanti a una serie che in qualche modo ha ispirazioni gotiche, tendo a storcere il naso, vedo una o due puntate e l’abbandono.

Poi in un secondo momento, provo a riprenderli dall’inizio e vedo qualche episodio in più, a quel punto improvvisamente diventano tra le mie serie preferite; accadde così per D-Gray man e anche per xxxHOLiC. Ovviamente è successa la stessa cosa con Gosick.

Non so se è stata l’antipatia iniziale che ho avuto per Victorique o altro, ma quando mi sono deciso a vederla per intero, sono stato contento della mia scelta, e vi dirò di più, io adoro Victorique ed è diventata una dei miei personaggi preferiti.

L’evoluzione della storia tra i due ragazzi è una delle più belle che abbia mai visto, nonostante siano molto diversi tra loro, con il passare del tempo il loro rapporto diventa sempre più complice senza mai tradire i loro rispettivi pregi e difetti.

Il tutto si muove all’interno di una storia ben congeniata sin dall’inizio con colpi di scena e trame che si intrecciano tra di loro, con alcuni punti forse un po’ troppo complessi ma comunque interessanti.

Il continuo intrecciarsi tra misticismo e scienza, senza mai chiarire se il primo è presente o solo uno specchio del secondo, può risultare frustrante a chi è in cerca di una storia di tipo fantasy, ma è però un grande stimolo per chi ama le storie piene di intrighi e di sotterfugi.

Il reparto grafico è sicuramente consono alla storia, dando quel colore misterioso e trasognante che l’opera chiede. Per quanto riguarda invece le musiche non c’è molto da annotare, molte scene sono accompagnate da rumori ambientali, dando poco spazio a colonne sonore di accompagnamento.

Nelle scena della nave i rumori della tempesta la fanno da padrone, facendo passare in secondo piano la colonna sonora, stesso discorso potrebbe farsi nella scena del treno. Ma d’altronde stiamo parlando di una storia da tinte gotiche, quindi atmosfere cupe, rumori ambientali e suspense sono le vere musiche.

Questa volta voglio fare un annotazione in più sulle musiche iniziali e finali, la opening è una per tutta la serie e sinceramente non mi è particolarmente piaciuta, discorso diverso invece per le due ending, infatti non saprei quale tra le due mi sia piaciuta di più, inoltre sono entrambe adatte per il tipo di anime.

Voglio chiuder con l’unica nota negativa, che nel mio voto finale ha fato perdere un punto pieno, cioè il finale. Ho avuto l’impressione che sia stato un po’ improvvisato ed affrettato. Non so se ciò è stato determinato dal fatto che di fatto la novel non era stata ancora finita, ma alcune scene sembravano messe solo per riempire perché non si sapeva come fare per portare l’episodio ai 23 minuti circa classici.