Nel settimo anno dopo il ritorno a casa di Jakob Lorber, Gottfried Mayerhofer ricevette in Trieste nel marzo del 1870, nella continuazione della Nuova Rivelazione, il primo Dettato del Signore.
Nato a Monaco quale figlio di un ufficiale, anche Gottfried Mayerhofer intraprese la carriera militare, ma tenne anche conferenze su matematica, fece musica, compose e si formò nella pittura di paesaggi.
Quando il principe bavarese Otto divenne re della Grecia, Mayerhofer si presentò volontario come Maggiore al suo seguito personale, ed arrivò così in questo paese. Lì sposò la figlia di un grande industriale ateniese, Aspasia di Jsay.
Alcuni anni più tardi suo suocero trasferì la sua impresa commerciale a Trieste e su insistenza di Aspasia, che era molto legata a suo padre, Mayerhofer lasciò il suo servizio militare alla corte reale greca e tutta la famiglia si trasferì a Trieste. Ma poiché la Grecia non pagava pensione all’estero, Mayerhofer non ebbe più un’entrata fissa, così per non dipendere finanziariamente del tutto da sua moglie, si dedicò molto intensamente alla pittura di paesaggi sulla scorta di numerose bozze portate con sé dalla Grecia.
Attraverso la conoscenza del medico militare dr Waidele di Graz, il quale trasferito a Trieste dalla città austriaca faceva parte della ristretta cerchia di Jakob Lorber e continuò anche in questa città a trascrivere zelante i testi di Lorber, Gottfried Mayerhofer venne a conoscenza della Nuova Rivelazione e per contribuire alla divulgazione di questa “Nuova Luce” che lo entusiasmò, cominciò anche lui a trascrivere i testi di Lorber (la maggior parte dai manoscritti di Waidele). Così anche Mayerhofer fu risvegliato spiritualmente e preparato per essere uno strumento del Signore.
Mediante il dr. Waidele, anche il medico militare della marina di Trieste, dr. Medeotti, da anni gravemente ammalato, venne condotto a Lorber, e dopo un’efficace applicazione della cura solare di Lorber divenne anch’egli un fervente seguace ed apostolo della Nuova Rivelazione.
In quel periodo però anche il futuro editore della Nuova Rivelazione e fondatore della casa editrice Lorber-Verlag in Bietigheim, Christoph Friedrich Landbeck – il quale si occupava sempre del lato mistico della vita – lavorava in Trieste come pittore d’insegne, e precisamente in quel laboratorio dove Gottfried Mayerhofer faceva fabbricare le tele per i suoi dipinti ad olio. Così nella primavera del 1870 per personale conoscenza del pittore Landbeck, allora trentenne, con il “vecchio Maggiore” che gli regalò il piccolo manoscritto “La mosca”, conquistò pure il nuovo giovane amico per la “Nuova Luce” che allora cercava ancora “la chiave di volta della sua visione del mondo”.
Quindi si era ora stretto un solido legame tra Lorber e la precedente ancor piccola comunità triestina.
In quel tempo Gottfried Mayerhofer, a causa del lavoro di scrittura serale e spesso anche notturna – quando la luce del giorno era dedicata alla pittura – si ammalò agli occhi e dovette essere operato di cataratta. A questo punto Landbeck decise di smettere il suo lavoro di pittore di insegne e si mise completamente al servizio della comunità lorberiana di Trieste. Allora egli scrisse sotto dettatura di Mayerhofer, e su incarico del Signore magnetizzava anche i suoi occhi ammalati affinché non peggiorassero. Tra le altre cose Landbeck visitava e “serviva” anche i pazienti del dr. Medeotti.
Nel marzo 1870 per la prima volta Gottfried Mayerhofer ricevette una comunicazione del Signore e nei seguenti sette anni fino al suo ritorno a casa il venerdì santo del 1877, ebbero origine oltre a numerose comunicazioni occasionali, i due grandi cicli dei “Segreti della Vita” e i “Segreti della Creazione”, nonché l’incomparabile raccolta di “53 Prediche” per tutte le domeniche dell’anno ecclesiastico, e una comunicazione riguardante alcune spiegazioni sull’Apocalisse e sull’Anticristo.
Sul procedere dell’ispirazione e dello scrivere, Landbeck comunica, nei ricordi della sua vita, che Mayerhofer poteva contemplare spiritualmente ciò che poi scriveva, di solito al momento del risveglio, come in una immagine vivente o come panorama in meravigliosa chiarezza; mentre dopo averle messo per iscritto attraverso un ininterrotto flusso di matita, queste visioni sbiadivano. Spesso a Gottfried Mayerhofer era anche concesso di vedere l’uomo spirituale dietro l’involucro naturale. Inoltre Landbeck testimoniò anche “il dono delle guarigioni di Mayerhofer” per la benedizione di molti.
Quando il primo editore degli scritti di Lorber, Johannes Busch a Dresda, nell’anno 1877 (allora già un vegliardo di ottantaquattro anni), ebbe completato dopo sette anni di lavoro la messa a punto per la stampa dell’intera opera del Grande Vangelo di Giovanni e con ciò cadde in grave crisi economica, Gottfried Mayerhofer si prestò aiutandolo e salvandolo, malgrado i suoi occhi ammalati, cominciando di nuovo a dipingere per procurare mezzi per Dresda. Come testimonianza di questo Servizio d’amore di Mayerhofer per l’opera della Nuova Rivelazione, si trovano ancora oggi tre dipinti ad olio di sua mano in possesso della casa editrice Lorber-Verlag di Bietigheim.
I testi dei due cicli di Gottfried Mayerhofer che sono al tempo stesso di carattere scientifico, naturale e spirituale, “Segreti della Vita” e “Segreti della Creazione” – di cui alcuni dettati furono dovuti a richieste verbali o scritte – erano già nel loro tempo della massima attualità, e fino ad oggi non sono da meno.
Era l’epoca dello sviluppo a dir poco esplosivo di tutte le discipline scientifiche naturali; la scienza s’immaginava su una via vittoriosa senza pari, un’invenzione seguiva l’altra, l’intelletto e con esso il materialismo, celebravano il trionfo. Ma tutto ciò che non era raggiungibile ai cinque sensi dell’uomo direttamente o per via sperimentale, era negato e non era richiesto.
Da questa situazione spirituale del tardo 19° secolo – che nella nostra epoca attuale comincia a poco a poco a modificarsi, ma ancor sempre orientata all’immagine del mondo puramente materiale – comprendiamo l’insistenza instancabile con la quale il Signore ci ha rivelato, mediante Gottfried Mayerhofer, le dimensioni spirituali di ogni cosa vivente in sempre nuovi aspetti e profonde spiegazioni, fornendoci per questo, prove di come “non sia nulla” la materia nella quale l’uomo si seppellisce nel disprezzo dell’Ordine divino, anzi, nel senso spirituale, oggi vi si è già seppellito.
Possa la Parola del Signore che ci è stata donata mediante Gottfried Mayerhofer in questi testi, venir compresa come vero dono meraviglioso per il nostro tempo, ed ora finalmente su vasta scala sentita e presa a cuore, affinché “il vecchio” dissestato edificio della vita spirituale dell’uomo, già lungamente dimenticato, possa essere nuovamente riedificato!
H.E. Sponder