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Governare e’ cosa seria, non e’ tv e non e’ drive in

Creato il 21 settembre 2011 da Speradisole

GOVERNARE E’ COSA SERIA, NON E’ TV E NON E’ DRIVE IN 

GOVERNARE E’ COSA SERIA, NON E’ TV E NON E’ DRIVE INSono passati 10 anni dal 2001, quando all’Assise degli industriali di Parma, gli industriali stessi si spellavano le mani per applaudire Berlusconi, il quale tra barzellette, ammiccatine d’occhio e risate, si godeva il trionfo elettorale.

La signora Marcegaglia solo tre anni fa non era da meno! (video), mentre adesso afferma: “Siamo stufi di essere lo zimbello internazionale quando portiamo le nostre merci all’estero” e invita il governo ad “andare a casa, non ho paura a dirlo”. Ci chiediamo è la stessa Marcegaglia? La stessa che difendeva a spada tratta l’italianità della cordata dell’Alitalia?

Sono passati 10 anni da quando Tremonti correva da Billè, presidente della Confcommercio e tra risate ed ammiccamenti, sorrisi e compiacimenti, lo definiva “il mio azionista di riferimento”.

Che cosa è rimasto di tutto questo, che cosa si è fatto in questi anni, tutti o quasi col governo Berlusconi? Non c’è stata nessuna rivoluzione liberale, nessuna riforma di mercato. Niente liberalizzazioni, nessuna modernizzazione istituzionale, zero riforme fiscali.

Con Berlusconi ha trionfato la rendita parassitaria, hanno fatto festa i gangster dell’evasione e dei capitali all’estero, hanno goduto i furbi, hanno vinto i miliardari, quel 10% di famiglie che possiede metà della ricchezza nazionale.

Ma gli industriali? Perché si sentono traditi?

C’è da dire che Berlusconi ha buttato a mare enormi possibilità date anche da una maggioranza schiacciante in parlamento, ha buttato a mare un enorme consenso senza remore, di gente che si è totalmente fidata di “un imprenditore” come loro.

E questo forse è stato l’enorme errore degli italiani, dare la fiducia ad un imprenditore. Sembrava la soluzione di tutti i problemi mettere al governo un imprenditore di successo (padrone di tv), invece si è rivelato la più grande baggianata del secolo.

Infatti l’imprenditore  di successo si è sentito onnipotente, non ha resistito a credersi onnipotente ed ha creduto e forse crede ancora di essere il sogno degli italiani, ma ha ceduto e mostrato la sua vera natura, cominciata con “Drive In” e finita coerentemente con le escort in parlamento.

GOVERNARE E’ COSA SERIA, NON E’ TV E NON E’ DRIVE IN


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