Questa notte si è tenuto un vertice a palazzo Grazioli, forse il decisivo, ma sicuramente finora il più significativo, perché Umberto Bossi si sarebbe arreso e avrebbe dato il suo assenso all’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni nel 2026. Oggi il premier si recherà a Bruxelles con in mano la lettera di 15 pagine con le misure degli accordi presi con la maggioranza.
Berlusconi partirà dopo aver dedicato la mattinata a un vertice di maggioranza al quale hanno partecipato Alfano, Tremonti, Sacconi, Maroni e Calderoli, oltre ai capigruppo di pdl e lega in Senato.
Non ha partecipato invece Umberto Bossi che ha però imposto a Maroni e Calderoli dei veri e propri diktat. Al termine dell’incontro, Berlusconi sembrava soddisfatto dell’accordo raggiunto con il Carroccio, anche perché negli ultimi giorni sono state numerose le voci che volevano il suo governo in crisi e in procinto di cadere. Adesso Berlusconi è tranquillo di aver scongiurato la crisi.
Intanto, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano a cui è stata fatta recapitare una copia della missiva che il premier presenterà a Bruxelles, ha espresso, durante il messaggio per la giornata mondiale del risparmio, la sua preoccupazione per le sorti dei Paesi dell’Eurozona: «Acuta preoccupazione per gli sviluppi della crisi dell’Eurozona e per le sue ricadute anche nel nostro Paese. Auspico collaborazione internazionale e rafforzamento dell’unità europea” per la stabilità dei mercati».