Maggioranza si? Maggioranza no? Il Governo a poco a poco, scompare o forse si affievolisce. Probabilmente si tratta persino di accanimento terapeutico, termine che da sempre fa discuttere l’Italia ma così è, almeno questo lo si evince anche dalle parole di Roberto Maroni: “La maggioranza non c’è più ed è inutile accanirsi”. Anche Gabriella Carlucci se ne è andata, si tratta però di una defezione importante che può rischiare di far mancare i numeri specie in vista del prossimo voto di fiducia, quello di domani 8 novembra sul Rendiconto di Stato. La Lega voterà martedì vota la fiducia, perchè è forza di Governo, ma, Maroni sostiene che “I problemi non vengono dalla Lega. Le notizie sono di fughe dal Pdl: io ho grande stima e amicizia di Angelino Alfano e sono certo che lui si rende conto della gravità della situazione e mi auguro ci sia un’iniziativa per evitare di arrivare in Parlamento a fare la fine di Prodi”. E ancora: “O il Pdl riesce a ricompattare le fila oppure dovremo prendere atto che non c’è più la maggioranza, molto laicamente: in democrazia si vince e si perde”.La Carlucci poi sul ‘Corriere della Sera’, Gabriella Carlucci ribadisce le ragioni che l’hanno portata nell’Udc: “la mia scelta è chiara, Berlusconi fa solo un passo indietro e permette così ad un’altra personalità del centrodestra di formare un governo capace di raccogliere uno schieramento più ampio e di unire quelle forze, come l’Udc, che hanno a cuore le sorti del Paese. Anche Napolitano ha detto che non permetterà ribaltoni, mentre un altro discorso è permettere l’ingresso in maggioranza di altre forze di centrodestra”.
“Io a Berlusconi voglio bene, lo stimo moltissimo e continuerò a volergli bene e a stimarlo. Purtroppo le cose sono andate così e ora si possono raddrizzare solo se lui fa un passo indietro. Sono seriamente preoccupata per quello che è successo nelle ultime settimane. Ormai -conclude Carlucci- il nostro governo non ha i numeri in Parlamento”.