E’ andata per due volte in due giorni deserta alla IV commissione all’ Ars la votazione sulla proposta di referendum contro le trivellazioni in Sicilia. Ed in aula all’Ars il presidente Crocetta non si è presentato a riferire sull’intesa su Gela con Eni delegando il suo vice Mariella Lo Bello che mercoledì ha difeso gli accordi con Assomineraria e con Eni su Gela sostenendo che le piattaforme a mare non inquinano.
“Con lo Sblocca Italia avremo più possibilità di essere consultati su quel che avviene nelle nostre terre e nei nostri mari. Dobbiamo coniugare sviluppo e ambiente e utilizzare questa ricchezza che c’è stata data”- ha detto l’assessore Mariella Lo Bello ricordando come l’intesa firmata con Assomineraria comporterà “creazione di settemila posti di lavoro”.
Ma il presidente dell’Ars Ardizzone ha rinviato il dibattito sul tema a martedi prossimo. Proteste nelle fila di Forza Italia e Gal (dal governo solo bugie) per l’assenza di Crocetta e le generiche affermazioni della Lo Bello su un argomento così importante per il futuro della Sicilia.
Ora, se “m’assettu e pensu“, mi vengono in mente le esternazioni di Mariella Lo Bello (9 Aprile del 2013) quando condivideva ai presenti della IV Commissione Ambiente “la necessità di intervenire al fine di bloccare le trivellazioni” assumendosi anche “l’impegno ad attivare un tavolo tecnico al fine di creare un metodo di lavoro nuovo, che consenta uno studio sinergico del problema.”
Pochi giorno dopo questa sua presa di posizione, scrive sul suo blog: “Contro la distruzione del mare, sostieni chi pesca sostenibile. Il mare del Canale di Sicilia non si tocca. No trivelle!”
Cos’è cambiato oggi da allora?