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Governo del territorio: mutate condizioni per dare il via a una riforma?

Creato il 16 ottobre 2015 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
Governo del territorio

L’ok definitivo al primo grande “step” della riforma costituzionale apre le porte a importanti sviluppi normativi:  la modifica dell’art. 117 della Costituzione (Titolo V), elenca infatti le materie in cui lo Stato ha legislazione esclusiva, introducendo di conseguenza la clausola di supremazia statale.

Si posizionano sotto la competenza legislativa esclusiva dello Stato diverse importanti materie, tra cui: il governo del territorio e sicurezza sul lavoro.

Con specifico riferimento al governo del territorio, la novità è importante: rientrano infatti nella competenza esclusiva dello Stato una serie di materie in cui fino ad ora hanno avuto voce in capitolo anche le Regioni, come l’urbanistica, le infrastrutture strategiche, la Protezione civile e la tutela dell’ambiente.

Cogliendo la palla al balzo il Consiglio nazionale degli Architetti chiede una nuova legge nazionale sul governo del territorio (arenatasi nel 2014 dopo la caduta del Governo Letta): una possibilità che potrebbe concretizzarsi realmente proprio alla luce delle mutate condizioni propiziate dall’approvazione in Senato del disegno di legge di riforma costituzionale. Un’unica legge potrebbe essere utile non solo al processo di semplificazione, ma anche al fine di definire una comune disciplina nazionale in grado di regolare con certezza vincoli, perequazioni, compensazioni, regimi dei diritti edificabili, negoziazione urbanistica.

Per ciò che concerne il settore costruzioni, il disegno di legge di riforma prevede che lo Stato abbia competenza esclusiva sulle infrastrutture strategiche di interesse nazionale, a prescindere dalla loro dimensione. Le materie di tutela dell’ambiente, protezione civile e norme generali sul governo del territorio transitano sotto l‘egida dello Stato, con le Regioni che mantengono la pianificazione.

“Ora che viene definitivamente attribuita alla competenza esclusiva dello Stato – afferma Leopoldo Freyrie, presidente del CNAPPC - sarà finalmente possibile procedere all’approvazione di una legge nazionale sul governo del territorio che sia veramente innovativa e che punti alla rigenerazione urbana sostenibile”.


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