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Governo Monti, attacco alle tasche degli Italiani ?

Creato il 19 novembre 2011 da Cirignotta @cirignotta
Governo Monti, attacco alle tasche degli Italiani ?Dopo la fiducia con ampio consenso al senato ed alla camera, inizia il lavoro del governo “Monti” che dovrebbe cercare di affrontare nel più breve tempo possibile l’emergenza Italia. Basando su tre parole “Rigore ,Crescita ed Equità” la nuova linea , iniziano i sacrifici degli italiani. Si parte dall’ICI della prima casa che ha suo vedere è una anomalia tutta italiana. Secondo noi è certamente utile, imporre, la vecchia tassa solo dopo un valore catastale di 100.000 euro che rappresenta il minimo indispensabile per non colpire i redditi più bassi. Soluzione che apporterebbe un senso di equità sociale. Altra nota dolente il lavoro e le imprese si parla,infatti, di un aumento dell’ Iva agevolata al 10% e sulle proprietà invece verrebbe applicata una patrimoniale, solo dopo il pareggio di bilancio la diminuzione delle aliquote. Le pensioni, invece,verranno corrette anche in riferimento agli ingiustificati privilegi sembra che tutti dovrebbero adeguarsi ad un minimo contributivo. Il pareggio di bilancio diventerà norma costituzionale ed un’autorità indipendente dovrà vegliare sul rispetto. Dalla riforma fiscale si spera di ottenere circa 20 miliardi di euro. Nel mercato del lavoro proposta una mini rivoluzione che sposta la contrattazione a livello locale ma che favorisce i senza lavoro. Secondo il governo favorire le assunzioni a tempo indeterminato, può essere una soluzione. La lotta all’evasione fiscale sembra essere un fattore determinante per il risanamento, da questo capitolo la possibilità di abbattere le aliquote, in pratica se paghiamo tutti le tasse ci troveremo qualche centinaio di euro in più in busta paga. La tracciabilità del denaro dovrebbe essere favorita dall’uso della moneta elettronica che in alcuni casi diventerebbe obbligatoria , bonifici e carte di credito saranno all’ordine del giorno e l’uso del contante andrà in pensione. Tra gli altri punti il taglio dei costi della politica e l’abolizione delle provincie , gli organi elettivi avranno meno appannaggi economici ed arriva una spending review. Si parla anche di riordino delle professioni e di tariffe minime. Le proprietà dello stato saranno vendute ,ma sarà anche valorizzato il patrimonio pubblico. Sarà stimolata la concorrenza per favorire la riduzione dei prezzi. Tempi di giustizia più brevi ed economia dei costi attraverso la riduzione delle sedi giudiziarie. Le imprese potranno rinnovarsi e crescere anche attraverso la delega fiscale. Un pacchetto globale che sembra essere equo , ma che può nascondere molte insidie, il paese può crescere solo attraverso una maggiore capacità dei singoli e quindi delle aliquote irpef che debbono essere subito riformate almeno per i redditi minori ,onde permettere all’economia di girare in senso orario.

Di Maurizio Cirignotta


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