Ecco la “dieta” che il Governo Monti intende propinare agli italiani, ed è il cao di dirlo “austerity” allo stato pure. Le pensioni cambieranno! Non ci saranno più privilegi e finestre ma a tutti sarà applicato il contributivo pro-rata per tutti, età di pensionamento flessibile tra i 63 e i 68 anni.
Mentre di positivo pare esserci una prevista attenzione alla crescita del mercato del lavoro e maggiori sovvenzioni per chi assumerà donne.. Sul sistema previdenziale Monti dichiara: “non è vero che stiamo messi peggio dei partner europei, anzi, a regime abbiamo uno dei sistemi più sostenibili” Sull’età della pensione invece chiarisce: “è superiore alla Germania e alla Francia”. Nonostante tutto c’è ancora qualcosa da sistemare secondo il premier: “Il sistema è caratterizzato da ampie disparità di trattamento e aree ingiustificate di privilegio”. Si creeranno delle nuove norme che prevedono a quanto pare equità dei trattamenti, in realtà attualmente l’equità manca tra chi va in pensione d’anzianità e chi di vecchiaia, infatti tutti coloro che sono nati dopo il 1970 avranno la pensione in base ai contributi versati e i lavoratori più anziani, quelli che dicembre ’95 avevano già 18 anni di contributi, e che ancora usufruiscono del metodo retributivo ).
Si apprende dalla stampa che il progetto della neoministro Fornero prevede:
- contributivo pro-rata per tutti dal primo gennaio 2012, senza più deroghe.
- L’età di pensionamento diventerà flessibile, sarà il lavoratore a scegliere nell’ambito di una forchetta tra i 63 anni e i 68/70 anni.
Cosa cambia? più si lavora più alta sarà la pensione. Ma c’è qualcosa che si sa già piacerà un pò a tutti, saranno tassate maggiormente le babypensioni e saranno chiusi una volta per tutte i trattamenti di favore per parlamentari, dipendenti delle Authority, iscritti ad alcune casse autonome.