Oltre al solito caro benzina che coinvolge tutto il periodo estivo, a cavallo tra le date più affollate di partenze, ciò che preoccupa i cittadini italiani, soprattutto per chi ha fatto sacrifici per qualche giorno di relax, è lo sciopero di tutti i gestori di categoria sulla rete autostradale che partirà domani sera alle 22:00 per terminare il 19 luglio alle 18:00. Per quanto riguarda il caro benzina, il governo si mobiliterà per richiedere ai petrolieri di evitare un aumento del costo del carburante nel periodo estivo; ad annunciarlo è stato lo stesso ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato: “Il rincaro è dovuto prevalentemente ad un aumento del greggio, a una maggiore domanda e anche ai petrolieri che aumentano un pochino il prezzo. Rispetto ai listini europei, i nostri crescono di meno, abbiamo uno stacco minore che ci vede più avvantaggiati, ma lo stacco esiste. Per questo ho già predisposto un richiamo ai petrolieri in cui chiedo di tenere conto della situazione particolare del paese. Stiamo predisponendo un richiamo perché non ci siano aumenti nella stagione in cui c’è un maggiore consumo”. Si prevede 1,877 euro per la verde e per il gasolio 1,758 euro. Il richiamo del ministro Zanonato è stato bocciato dal Codacons: “Si tratta di una iniziativa assolutamente inutile, un po’ come chiedere al lupo di non mangiare la pecora il governo, per contenere i listini dei carburanti e ottenere una diminuzione del prezzi, ha altre frecce al suo arco. Può infatti intervenire sulle tassazioni, eliminando quei balzelli inutili e obsoleti che pesano da anni sul prezzo della benzina. Inoltre il nostro esecutivo può accertare attraverso la Guardia di Finanza cosa avviene realmente nella formazione dei listini dei carburanti, acquisendo i contratti di acquisto del greggio presso le compagnie petrolifere e denunciando le speculazioni a danno degli automobilisti”.