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Gower, l’infortunio e quei contratti

Creato il 29 agosto 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Gower, l’infortunio e quei contrattiIvan Malfatto per Il Gazzettino

Traditore? No al limite mercenario. Più realisticamente professionista, attaccato ai contratti e non alla maglia azzurra. Quando gliene è stato proposto uno insoddisfacente ci ha messo un attimo a salutare l’Italia e trovarne uno migliore. Il caso Craig Gower sta tutto qui. Se l’Italia parte per la Nuova Zelanda senza l’apertura su cui aveva investito per due anni in chiave Coppa del Mondo deve recitare solo il mea culpa. Non maledire il destino (l’infortunio per il quale ufficialmente l’italo-australiano ha detto addio) o deprecare la scelta del giocatore di tornare al XIII con gli Harlequins. Lo ammette anche il ct Nick Mallett quando dice: «Si sarebbero dovute creare le condizioni per far restare Gower in Nazionale».
Cosa ha chiesto Gower per giocare con l’Italia i Mondiali? Pare un biennale con una franchigia economicamente in linea con quello di altri azzurri. Contratto di cui la Fir avrebbe dovuto versare il 60% essendo lui giocatore di interesse nazionale. Aironi e Benetton avrebbero anche preso in considerazione l’ipotesi. Un uomo esperto come Gower fa sempre comodo. Ma pare che il tetto massimo d’ingaggio posto dalla Fir fosse intorno ai 150mila euro lordi, al netto circa la metà. Una cifra inferiore a quella che prenderebbero altri azzurri del suo livello. Così l’italo-australiano ha accettato l’offerta più congrua del XIII e lasciato l’Italia. Della quale, dettaglio non trascurabile, ha vestito 13 volte la maglia senza mai averci mai messo piede prima (ne dopo ormai) l’esperienza in Nazionale. È legittimo che la Fir decida di non spendere troppo per un atleta usurato di 33 anni. Ma che senso ha allora averci investito due anni in chiave Mondiale e lasciarlo scappare alla vigilia? (…)

 

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