Fernando Alonso ha dichiarato che anche a Shanghai l’obiettivo è raggiungere il podio. Per farlo si punta a migliorare in qualifica, uno dei punti deboli per la F138.
“Penso dobbiamo migliorare la qualifica, un punto debole rispetto al nostro passo gara” ha dichiarato Alonso ai media. “Il nostro obiettivo qui è lottare per finire sul podio. Dopo cinque settimane dalla prima gara in Australia, abbiamo avuto, così come credo la maggior parte delle squadra, il tempo necessario per realizzare alcuni aggiornamenti e sono ragionevolmente ottimista che quanto abbiamo portato qui dia i risultati che ci attendiamo. Per questo puntiamo al podio, con entrambe le vetture sarebbe ancora meglio”.
Rispondendo alle domande, Alonso è tornato a parlare dell’ultima gara corsa a Sepang, gara nella quale si è dovuto ritirare dopo aver danneggiato l’ala anteriore in un contatto con la Red Bull di Vettel.
“Non sono preoccupato del non aver fatto punti in Malesia, perché nel corso di una stagione in Formula 1 tutti i piloti hanno almeno due o tre ritiri. Anche se spero di no, per la legge delle probabilità potrà nuovamente accadermi quest’anno. Dobbiamo essere quindi preparati, ed esserlo anche per cogliere ogni opportunità e cercare di raccogliere il massimo dei punti possibili quando accade ai nostri rivali. E’ stato un peccato quel contatto alla seconda curva, ma per quanto riguarda la sosta o meno ai box, credo che ormai il danno fosse fatto. Adesso cercheremo di essere un po’ più attenti, di avere un po’ più di margine, con la speranza che non accada più”.
Alonso ha dovuto anche rispondere a una domanda provocatoria nella quale un giornalista gli ha chiesto se Vettel ha deliberatamente rallentato per farsi colpire dalla macchina dello spagnolo.
“E’ impossibile” ha risposto Alonso. “Perché ci sono 22 monoposto in pista e non sai quale traiettoria prenderanno i piloti dietro di te”.
Un altro argomento di cui si discute spesso in queste settimane è il fatto che Massa, calcolando anche le due gare dello scorso anno, ha battuto lo spagnolo nelle ultime quattro sessioni di qualifica. A chi gli ha chiesto se è per via di un assetto diverso tra le due monoposto, con quello di Alonso più mirato alla gara, ha risposto:
“Non è per questo. Credo che stia facendo un lavoro fantastico e stia guidando al cento per cento. Comunque, parlare delle ultime quattro gare è un calcolo strano, che coinvolge gare dello scorso anno e di questa stagione, e le condizioni in qualifica a Melbourne e in Malesia non erano così normali. Come ho detto, sta facendo un ottimo lavoro e spero di potermi qualificare davanti a lui in diverse gare quest’anno. Per riuscirci sarà necessario fare un giro fantastico”.
Non poteva mancare una domanda sugli ordini di squadra, argomento tornato molto attuale dopo i fatti di Sepang che hanno visto Red Bull e Mercedes protagoniste.
“Come pilota, si vuole sempre vincere, e fare di tutto per riuscirci. Comunque, quello che conta sono le priorità della tua squadra, quindi è difficile commentare o avere un’opinione su quanto fatto dalla Red Bull e dalla Mercedes nell’ultima gara, senza sapere di cosa hanno parlato in precedenza. Ma come ho detto, quando si è in F1, firmiamo un contratto con la propria squadra e abbiamo degli obblighi professionali nei confronti del nostro team, e qualche volta le persone confondono gli ordini di squadra con l’obbligo di fare il proprio lavoro”.