Fernando Alonso voto 10: Il matador nella sua terra natia mette in scena una di quelle gare che rimarranno nei ricordi dei tifosi ferraristi ma soprattutto spagnoli. La partenza è sempre bruciante, se alla prima curva non riesce a passare, ci pensa in posti impensabili. A capitolare prima Kimi Raikkonen, poi Hamilton che subisce una sverniciata all’esterno. Da li in poi è caccia a Vettel e Rosberg che gli sono davanti. Il tedesco della Red Bull capitola alla prima sosta, il tedesco della Mercedes poco dopo. Raikkonen resta l’unico avversario temibile considerando che è su una sosta in meno, ma i tempi di Nando sono tali da scongiurare qualsiasi intoppo con la vittoria che arriva con forza e determinazione. La Ferrari conferma quanto fatto vedere sin dal venerdì, ma per prudenza tutti sono rimasti calmi e tranquilli. In classifica riduce il divario da Vettel di 13 punti, ora ce ne sono altri 17 da recuperare a patto di non commettere altri errori.
Kimi Raikkonen voto 9: Si qualifica in quarta posizione davanti ad Alonso, ma in gara di mette poco a subire il ritorno dello spagnolo che al primo giro gli è davanti. Perde tempo prezioso dietro a Hamilton che gli fa da tappo, difficile dire se senza quel tempo aveva qualche chance di vincere contro questa Ferrari. Si dice deluso per il secondo posto, ma non si può sempre vincere quando davanti a te hai una Ferrari così. Positiva la posizione in classifica, ora è a soli quattro punti da Vettel.
Felice Massa voto 8,5: Commette una leggerezza in qualifica che probabilmente priva la Ferrari di una sacrosanta doppietta. Ciò nonostante le prestazioni sono tali che recuperare dalla nona posizione sembra apparentemente facile, ma bisogna anche ammettere che Felipe fa una gran gara a suon di sorpassi.
Sebastian Vettel voto 8: In qualifica Lima i danni, è terzo dietro alle imprendibili Mercedes, in gara fa quel che può contro due corazzate che nella gestione delle gomme sono superiori alla sua Red Bull. Ammette che il team ha perseguito per troppo tempo le tre soste, Alonso in una fase di gara era 4 secondi più veloce, da qui la decisione di passare a quattro fermate. Nel complesso la prestazione ne risente, ma il quarto posto considerati gli avversari e le prestazioni viste, non è un risultato da buttare.
Mark Webber voto 7: Non bene in qualifica, meglio in gara anche se quasi quasi non ci accorgiamo di lui se non alla bandiera a scacchi. Limita i danni in una giornata in cui la Red Bull non è favorita dalle gomme.
Nico Rosberg voto 8,5: Il pilota merita di più, ma la sua Mercedes seppur fortissima in qualifica, resta una vettura pessima in gara nella gestione delle gomme. Dopo la gara ammette che il divario con i migliori sta aumentando, segno che la risoluzione dei problemi con le gomme è ancora un affare da risolvere.
Paul di Resta voto 7,5: Gara positiva quella dello scozzese che porta ancora punti al team.
Jenson Button voto 7: In qualifica delude, ma in gara con una strategia a tre soste cuprea posizioni e punti. Definisce le prestazioni della sua McLaren imbarazzanti, siamo d’accordo.
Sergio Perez voto 7: Meglio in qualifica, in gara così così. Peccato che non ci abbia regalato un altro duello con Button, quello si che ci avrebbe emozionato.
Daniel Ricciardo voto 7.5: Il pilota australiano conferma i progresso della Toro Rosso giungendo ancora a punti. Al momento appare il più serio candidato per sostituire Mark Webber in Red Bull l’anno prossimo.
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Ferrari voto 10: Aveva il potenziale per piazzare la doppietta nonostante una qualifica non brillante. Peccato per la penalizzazione di Massa, ma nonostante ciò il team di Maranello ha piazzato due vetture sul podio. E’ mancata la ciliegina finale.
Lotus voto 9: Consistente in gara con Raikkonen, è la miglior vettura nell’utilizzo delle gomme ma Barcellona ha dimostrato che non basta fare una sosta in più. E’ andata bene in Australia, ma gli avversari non dormono sugli allori. Male Grosjean, vittima della rottura di una sospensione.
Red Bull voto 7: La macchina è veloce, nessuno mette in dubbio le prestazioni del Sabato, ma ciò non basta per la domenica se distruggi le gomme. Su questo punto meglio della Mercedes, ma c’è da lavorare se si vuol combattere contro Ferrari e Lotus su questo fronte.
Mercedes voto 4: Se la qualifica è riuscita a far esaltare anche il gran boss Mercedes presenta ai box, la Domenica i sorrisini sono del tutto scomparsi. Rosberg riesce a limitare i danni come può, Hamilton addirittura 12esimo e doppiato, fuori dai punti nonostante una partenza dalla prima fila. Il consiglio è lavorare duro sulla gara perchè le pole conquistate con una vettura mangia gomme lasciano il tempo che trovano. Ah, dimenticavo, forse a Monaco una chance di vittoria c’è, a patto di non distruggere le gomme supersoft…
McLaren voto 4: La gara che doveva segnare un punto di svolta per il team si rivela ancora una delusione. Gli aggiornamenti non hanno prodotto un significativo aumento delle prestazioni, il team ha deciso anche di scartare la nuova ala anteriore dal momento che non era sicura se fosse legale. Tanto lavoro, pochi risultati.
Force India voto 6: Il voto è si positivo, Di Resta è ancora a punti, ma la gestione ai box lascia perplessi. Ancora problemi al pit son Sutil che suo malgrado si ritrova cosi fuori dai punti.
Toro Rosso voto 6,5: Ricciardo conquista ancora punti, Vergne si ritira poco dopo lo scontro ai box con Hulkenberg.
Sauber voto 5: Il team fa una bella gara con Gutierrez che dopo la penalizzazione del Sabato, parte 19esimo e conclude 11esimo, ai margini della zona punti. Male Hulkenberg che viene rilasciato dai box al momento meno opportuno, arrivava Vergne e lo scontro è inevitabile. Ciò costringe il tedesco ad ulteriori due soste, una per i danni e l’altra per la penalizzazione (stop and go) inflittagli dai commissari.
Williams voto 3: Parlare della Williams è come sparare sulla croce rossa. Qui Maldonado un anno fa ha vinto e convinto davanti ad Alonso, nella gara di ieri il venezuelano oltre ad aver rimediato una penalizzazione, ha chiuso la gara doppiato. Un gran passo indietro di cui ci siamo accorti sin dalla prima gara e da cui sarà difficile uscire.